Il partito in questi mesi ha svolto un lungo e non semplice percorso di riflessione sulla possibilità di partecipare a questa tornata elettorale, provando così a portare le nostre idee e la nostra necessità di lotta anche nell’ambito istituzionale.
Le strade possibili fin da subito ci sono sembrate due, presentarci da soli o in alleanza con altre forze della sinistra veronese.
La prima strada durante questi mesi di riunioni e ragionamenti non è stata giudicata percorribile. Siamo un partito ancora giovane, le forze e le intelligenze ci sono e sono in crescita ma, anche numericamente non sono sufficienti a realizzare un obiettivo così ambizioso. Troppi gli adempimenti burocratici, troppo anche l’esborso economico per chi come noi si regge solo sul supporto degli iscritti.
Durante questi ultimi mesi abbiamo svolto sondaggi per capire se fosse possibile creare un’alleanza a sinistra. Le nostre condizioni erano chiare, nessun accordo col PD, partito da tempo cardine del capitalismo italiano e visibilità, anche nei simboli, della presenza dei comunisti.
Mentre sul primo punto c’era consonanza coi nostri interlocutori, sul secondo no. Ci siamo visti costretti a rinunciare anche a questa seconda possibilità. Troppe volte in questi ultimi anni abbiamo affrontato le elezioni con simboli e nomi non riconoscibili dalla nostra gente. Troppe volte i comunisti si sono trovati ad interpretare il ruolo di chi lavora alacremente alle campagne elettorali, costretto però a non mostrarsi più di tanto perché ‘i partiti non piacciono alla gente’. Questo spesso affermato da autoproclamati esponenti della cosiddetta (e mai chiarita nella sua sostanza), società civile.
A noi invece, la forma partito piace. A noi piace il nostro partito, i nostri simboli, la nostra storia.
Questo non è un ritirarsi nel proprio fortino e rifiutare il confronto. In questi mesi stiamo provando a dialogare con le forze politiche, sociali, sindacali della sinistra della nostra città, non è semplice ma lo stiamo facendo. Lo facciamo però sempre presentandoci per quello che siamo, il Partito Comunista Italiano di Verona, senza nessuna voglia di nasconderlo.
Abbiamo deciso, a malincuore e con fatica, che non c’erano i presupposti per essere presenti a queste elezioni comunali, chiediamo a tutte le compagne e i compagni, di capire la nostra scelta e di aiutarci a costruire un partito più grande, più forte e, perché no, più ricco in modo da essere attrezzati per affrontare le sfide future che non mancheranno sicuramente, anche a breve scadenza.
La segreteria del PCI di Verona
ma chi siete?