Con una nota l’esponente leghista Paolo Paternoster condanna l’immobilismo di alcuni consiglieri d’amministrazione di AMT che inevitabilmente generano la cattiva gestione dell’ente:
“Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un attacco senza precedenti da parte dei suoi stessi consiglieri di amministrazione nei confronti di Amt, la storica azienda di trasporto pubblico locale della nostra città .
Per anni questa azienda ha rappresentato un fiore all’occhiello del Comune di Verona ma ultimamente stiamo assistendo all’ennesima una guerra interna senza esclusione di colpi.
Che cosa ci sia dietro questa faida non è dato sapersi ma comunque è certo che proprio Amt dovrà gestire un pubblico appalto di svariate decine di milioni di euro, rappresentato dai cantieri del filobus.
Quello che sta succedendo ha del grottesco in quanto mentre presidente e direttore generale stanno cercando di lavorare nel miglior modo possibile per la gestione ordinaria e straordinaria, alcuni consiglieri di amministrazione – legatissimi al sindaco di Verona – stanno facendo una insensata melina ai danni di Amt stessa.
La democrazia spiega che se non si è d’accordo si vota contro.
Nel caso di Amt, invece, si preferisce ritardare tutto non presentandosi ai consigli di amministrazione regolarmente convocati, facendoli saltare, paralizzando di fatto l’attività.
È il caos totale come purtroppo è già successo ultimamente anche in altre aziende partecipate dal Comune di Verona.
Non vorremmo che a pagare fossero proprio i dipendenti di Amt, che vedono a rischio la propria azienda.
Dalla stampa locale leggiamo notizie di incarichi svolti da sempre da Amt per conto del Comune di Verona, ora girati in fretta e furia ad altre aziende comunali adducendo ad inesistenti inadempienze da parte dei lavoratori o addirittura dichiarazioni del sindaco che minaccia l’accorpamento o lo scioglimento della storica azienda solo perché non riesce a comandarla.
Lasciamo lavorare il Presidente e il direttore generale di Amt, per il bene di lavoratori e dell’economia della nostra città, lasciamo fuori la cattiva politica dalle aziende comunali”.