Partita pazza in via Sogare con nove reti e le gialloblù che escono sconfitte ad opera della capolista Brescia

 
 

Finale da brividi per il massimo campionato femminile che all’ultima giornata vede Juventus e Brescia, appaiate in vetta, affrontare rispettivamente Tavagnacco e Verona. Scaligere e friulane arbitri dunque dello scudetto con la concreta possibilità che per aggiudicare il tricolore sia necessario lo spareggio.

In uno stadio di via Sogare gremito le veronesi, settime in classifica, affrontano le lombarde senza patemi di classifica ma con la volontà di chiudere in bellezza la stagione. Mister Longega recupera la giovane Bouby che si accomoda in panchina ma deve ancora rinunciare e Kostova e Dupuy.

Il Brescia parte subito forte e si rende pericoloso con Sabatino che chiama Lemey all’intervento. Dopo un tentativo di testa di Fishley è Hannula ad agganciare in area ma la finlandese del Verona non riesce a concludere. Brescia in vantaggio al nono minuto: Di Criscio serve Daleszczyk che mette in mezzo. Interviene Lipman che trafigge malauguratamente la propria porta. Esultano gli oltre duecento sostenitori bresciani giunti a Verona.

Il Brescia conduce il gioco e ci prova con Giacinti ma la sua conclusione termina a lato. Al 23° arriva il raddoppio bresciano: su un traversone proveniente dalla sinistra Lemey smanaccia la sfera che termina proprio sui piedi di Sikora. La polacca del Brescia non si fa pregare e mette dentro il pallone del due a zero. Alla mezz’ora Hannula si incunea centralmente e viene vistosamente spinta in area ma per Burlando di Genova è tutto regolare.

Trascorrono cinque minuti e le rondinelle triplicano con la bordata imprendibile di Sabatino che blinda il risultato per il Brescia. Palla al centro e le gialloblù, oggi in maglia color malva,  accorciano le distanze: azione in area di Angelica Soffia, conclusione da posizione defilata che viene respinta dal portiere. Palla che carambola su Sikora e termina in rete. Il Brescia torna in avanti con l’ex Di Criscio che ruba palla a Fishley e chiama Lemey alla respinta. Prima del riposo ci prova anche Hendrix che da due passi calcia alto.

La ripresa si apre con la neo entrata Kongouli che sguscia in area e serve il pallone a Wagner. La conclusione della numero sette scaligera sfila a lato. È un buon momento per il Verona che tuttavia subisce la quarta rete bresciana al 14°: incursione di Sabatino con il portierone gialloblù Lemey che si dimentica di uscire lasciando via libera alla numero nove bresciana.

Numero uno scaligera che, questa volta assolutamente incolpevole, deve inchinarsi per la quinta volta a raccogliere il pallone in porta dopo la spettacolare rovesciata di Giacinti che fa scrosciare gli applausi da parte di tutto lo stadio. Il Verona rende meno amara la giornata accorciando le distanze alla mezz’ora: verticalizzazione di Ambrosi, Hannula si inserisce ma spara addosso al portiere, solo a quel punto giunge la conclusione vincente della greca Kongouli.

Le scaligere vogliono onorare fino al termine match e campionato e vanno nuovamente in rete con l’incornata vincente di Decker che porta il risultato sul tre a cinque. In pieno recupero Giacinti in contropiede trova anche la rete del definitivo tre a sei. Si chiude con i l settimo posto finale il campionato per il Verona. Non si chiude invece per Brescia e Juventus che chiudono appaiate in vetta e si contenderanno il tricolore nello spareggio.

Tabellino:

Verona: Lemey (25′ st. Buhigas), Lipman, Molin, Soffia, Bardin (19′ st. Goula), Wagner, Fishley, Nichele (1′ st. Kongouli), Ambrosi, Decker, Hannula. Allenatore: Renato Longega.

Brescia: Ceasar, Pettenuzzo, Sikora, Di Criscio, Sabatino, Girelli, Hendrix (9′ st. Mendes), Fusetti, Daleszczyk (23′ st. Heroum), Giacinti, Giugliano. Allenatore: Giampietro Piovani

Arbitro: Francesco Burlando di Genova.

Assistenti:  Marco Marchesin di Rovigo e Marco Roncari di Vicenza.

 
 

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