Stamane conferenza stampa plein air per il primo giorno di campagna del Partito Democratico a favore del “Sì” al prossimo referendum Costituzionale, proprio a fianco della zona di stoccaggio delle scenografie areniane, evidentemente per sottolineare ancora una volta l’attualità di un problema ancora lontano da una soluzione che rassicuri per il futuro.
Erano presenti i Deputati in carica Alessia Rotta, Vincenzo D’Arienzo e Diego Zardini e alcuni ex parlamentari Enzo Erminero, Wilmo Ferrari e Luigi Viviani; proprio questi ultimi hanno sottolineato come il bicameralismo perfetto, nato da esigenze di bilanciamento delle forze politiche protagoniste della Resistenza, da tempo ha mostrato tutte le difficoltà insite nell’andirivieni continuo dei provvedimenti legislativi da una Camera all’altra. Gli ex parlamentari, tutti con esperienze di Governo come Sottosegretari, hanno infatti sottolineato la difficoltà che è sempre scaturita dal non avere testi e tempi certi quando si trattava di Disegni di Legge. Ecco il perché di un eccessivo ricorso ai Decreti Legge, ai quali spesso, in fase di conversione, veniva poi applicata la richiesta del voto di fiducia. Con la Riforma che andrà al vaglio referendario, presumibilmente il 16 ottobre prossimo, non ci sarà più tutto questo e nello stesso tempo verrà snellito anche il rapporto Stato Regioni, oggi piuttosto confuso e che vede pendenti quasi mille ricorsi alla Consulta. In ogni caso, è stato sottolineato, che i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale non vengono toccati, anzi saranno rafforzati da un sistema legislativo più pronto a recepire i bisogni dei cittadini.
Alessia Rotta, che fa parte della Segreteria Nazionale del PD, anche a nome dei colleghi, ha sottolineato che è quantomeno strano che forze politiche da sempre contrarie a poltrone, privilegi e burocrazia, riferendosi evidentemente a Lega Nord e Movimento Cinque Stelle, per puro spirito di capziosa opposizione al Governo Renzi, si oppongano ad una riforma che prevede la soppressione del CNEL, organismo pletorico e inutile, la riduzione di emolumenti per Presidenti e Consiglieri Regionali, l’eliminazione del Senato, così com’è strutturato, sostituito da 95 anziché 330 membri, eletti tra i consiglieri regionali, che non percepiranno emolumenti e avranno competenze ridotte.
Uno Stato più semplice e adeguato ai tempi attuali, dove il quadro legislativo deve essere modificato con una velocità correlata ai mutamenti della società, questo è il contenuto sostanziale della Legge di Riforma Costituzionale, secondo gli esponenti del PD. Siamo solo agli inizi di una battaglia che attraverserà tutta l’estate.
Lorenzo Dalai