Le recenti vicende in Consiglio regionale, ovvero l’approvazione di un emendamento alla legge di bilancio, merita una seria riflessione. Proprio prima di Natale alla Camera dei Deputati è stata incardinata la legge quadro nazionale sulle aree protette, già approvata in prima lettura al Senato ed ora alla stretta finale per la promulgazione definitiva.
In questo testo si affrontano in modo ampio e coordinato alcuni dei temi e alcune delle criticità che sono state sollevate dai territori, dai cittadini, dagli amministratori e dalle associazioni ambientaliste per quel che concerne l’esistenza e la vita dei parchi naturali. L’On. Diego Zardini, membro della Commissione Ambiente della Camera, al riguardo dichiara: “Ritengo doveroso, dopo molti anni, aprire un serio dibattito per capire come valorizzare le straordinarie risorse ambientali, paesaggisitche, socio-economiche che i territori dei parchi rappresentano. Ci sono anche difficoltà da risolvere, nodo irrisolto che non possono vedere decisioni calate dall’alto contro i territori, ma che necessitano di un confronto adeguato per non perdere le grandi opportunità e il valore di taluni habitat che offrono servizi ecosistemici ben più vasto del loro territorio entro i confini giurisdizionali. Come previsto nel collegato ambientale entrato in vigore nel febbraio 2016 erano previste erogazioni economiche per quei territori che vincolano le proprie possibilità di scelta in vista di un superiore interesse generale. In pratica un vincolo che tutela un bene comune è doveroso ma deve essere pagato dalla collettività. Un principio che deve essere discusso seriamente in una sede appropriata con tutti i portatori di interesse. Per questo se i temi posti all’attenzione del Consiglio regionale sono veri, il modo con cui si è tentato di risolverli non è idoneo.”
Chiaro il riferimento all’emendamento presentato dal Consigliere Valdegamberi che prevede una sostanziale riduzione del territorio del Parco della Lessinia di circa 4.000 ettari, pari a circa un terzo dell’intera superficie del parco. L’emendamento è stato approvato a maggioranza dal Consiglio Regionale e ora deve essere valutato dai sindaci dei Comuni interessati, che potrebbero però opporvisi. A questo stanno lavorando le associazioni ambientaliste, in modo da fermare l’ennesimo tentativo di togliere le tutele ambientali, in nome di un malinteso senso del Progresso.