Papilloma Virus (HPV); dalla ricerca (che dura da anni) nuove indicazioni per giovani donne

 
 

La prevenzione dei tumori della cervice uterina sta cambiando, grazie alla diffusione di strumenti di consolidata efficacia, quali il vaccino contro l’HPV (Virus del Papilloma Umano) e lo screening per il tumore della cervice uterina.

La ricerca scientifica ha dimostrato che le donne vaccinate contro l’HPV prima di aver compiuto 15 anni hanno un rischio bassissimo di sviluppare prima dei 30 anni lesioni pre-tumorali del collo dell’utero.
Per questo motivo, e in linea con le indicazioni contenute nel Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, è stato possibile sviluppare, a livello regionale, la raccomandazione ministeriale che prevede di invitare le donne vaccinate contro l’HPV prima di aver compiuto 15 anni a fare il primo screening con test HPV a 30 anni, invece che a fare il pap test a 25 anni.

A tal fine, mediante le anagrafi vaccinali, è stato verificato lo stato vaccinale per HPV delle donne venticinquenni, per strutturare percorsi di screening differenziati.
Le donne interessate riceveranno a casa una lettera contente l’informativa a riguardo. Per avere un’elevata protezione dal tumore è di fondamentale importanza partecipare allo screening, rispondendo all’invito a fare il test HPV.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Servizio di Epidemiologia, prevenzione MCNT, Screening e Promozione della Salute.

 
 

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