Paolo Ventura alla galleria MARCOROSSIartecontemporanea: inaugurazione sabato 20 ottobre

 
 

La galleria MARCOROSSI artecontemporanea presenta, da sabato 20 ottobre a sabato 17 novembre 2018, la mostra di Paolo Ventura “Il suonatore di trombone”: una nuova narrazione per immagini che l’artista , dopo il successo della personale all’ARMANI/SILOS di Milano, ha elaborato mescolando ancora una volta realtà e finzione. L’intero racconto è composto da 20 opere, in cui la pittura si sovrappone alla fotografia, dando luogo a suggestivi scenografie abitate da collage di animali e figure umane in costume.

Un carosello di immagini legate a una città immaginaria e a un tempo sospeso, dove dieci donne in abiti da cerimonia saranno affascinate dall’ingresso in scena di un suonatore di trombone, unica figura maschile del racconto, interpretata dallo stesso artista. «Quello che Paolo Ventura ci offre è giocoso, ambiguo e misterioso. Per lui è tutto molto reale, la sua è raccolta di racconti» scrive W. M. Hunt, il collezionista e critico d’arte che per primo ha riconosciuto e scoperto l’artista a New York.
“Il suonatore di trombone” evoca atmosfere oniriche e ambigue, costruite intorno a una casa misteriosa, teatro di una grande festa, e ai tetti di una metropoli infinita.

Le opere esposte a Verona (via Garibaldi), e in contemporanea nella galleria di Milano, saranno raccolte in un libro d’artista edito da Danilo Montanari Editore, Ravenna.

Paolo Ventura (Milano, 1968) vive tra Milano e Anghiari, in provincia di Arezzo. ​Dopo aver fatto per anni fotografia di moda, si trasferisce a New York dove, con grande manualità, realizza piccoli set teatrali e fotografa scene recitate da burattini in miniatura, sempre da lui creati, vestiti come soldati o con abiti dei tempi passati; la fotografia diventa l’atto finale di un processo creativo che in cui l’artista costruisce le proprie immagini. Dopo dieci anni vissuti negli Stati Uniti, Ventura rientra in Italia, dove continua a realizzare le sue storie e le sue scenografie. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private, fra cui il Museum of Fine Arts di Boston, la Library of Congress di Washington, la Maison Europeenne de la Photographie di Parigi, il MACRO di Roma e il MART di Rovereto.

L’artista ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, compresa la 54° Biennale di Venezia.
Tra le principali mostre personali: nel 2006, Souvenir de Guerre, Rencontres de la Photographie, Arles, Francia; nel 2007, Viaggio nella Memoria, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; nel 2009, Winter Stories, Central Exhibition Hall, Mosca, Russia e Fabulous Fictions, The Hague Museum of Photography, Olanda; nel 2012, Lo Zuavo Scomparso, MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma; nel 2013, Il Mago Futurista, MART-Casa d’Arte Futurista Depero, Rovereto; nel 2015, la prima antologica Un mondo infinito! al Museo Het Valkhof, Olanda. Nel 2016 è stato invitato al Festival Internazionale Fotografia Europea di Reggio Emilia e le sue opere della Collezione Cotroneo, sono state esposte a Reims durante il Festival della Fotografia e a Valledolid. Sempre nel 2016 ha realizzato le scenografie del Teatro Regio di Torino, per l’opera Pagliacci di Leoncavallo, con la regia di Gabriele Lavia. CAMERA-Centro Italiano per la Fotorafia di Torino ha contemporaneamente mostrato i lavori preparatori del progetto Pagliacci. Nel 2018 Ventura ha presentato la retrospettiva Racconti immaginari, con circa 100 opere tra fotografie, scenografie e alcuni oggetti scelti dall’artista all’ARMANI / SILOS di Milano e la personale Racconti di guerra, al MAG Museo Alto Garda.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here