In Sicilia le ragazze di Zaccaria rimediano un parziale pesante e indolore
Si chiude senza sorprese il primo campionato di A1 per la Css. E non poteva essere altrimenti, visto che di fronte le ragazze di Zaccaria avevano una superpotenza come l’Ekipe Orizzonte Catania. Il punteggio finale è largamente dalla parte delle etnee, ma non scalfisce il grande campionato disputato da Prandini e compagne. Il tabellone alla fine segna 17-3 (3-1, 4-0, 6-1, 4-1).
IL MATCH. Il match è sin da subito carente di equilibrio. La caratura delle siciliane è nota e nel primo tempo solo la rete di Alogbo ed il rigore neutralizzato da Sbarberi evitano che il parziale sia importante. Però il leitmotiv rimane lo stesso anche nelle altre tre frazioni, dove spadroneggiano le varie Bianconi, Garibotti ed Aiello, ma vanno a segno anche altre quattro giocatrici delle padrone di casa, di gran lunga primo attacco della A1.
La canadese della Css va in doppietta, confermandosi – come se ve ne fosse bisogno – la più importante bocca da fuoco del team delle Piscine Monte Bianco. Alogbo chiude la sua stagione con 28 reti, quindicesima in classifica marcatrici, impreziosite da dieci doppiette e due triplette. Verso fine match arriva anche la gioia personale per una delle giovanissime di Zaccaria, Eleonora Castagnini.
I COMMENTI. Stavolta a parlare è una delle veterane della squadra gialloblù, Giulia Carotenuto: «La partita è stata difficile. Sapevamo che l’Orizzonte è forte, ma forse siamo partite da subito con un atteggiamento non vincente. Non credevamo di potercela fare. Il campo ha avuto la sua importanza in tutto ciò: l’acqua era freddissima e non ci siamo riscaldate granché. E poi non siamo abituate a giocare all’aperto, con il vento e magari il freddo. Ma la sconfitta non è certo arrivata per questo. Vorrei ringraziare personalmente i nostri tifosi: sono venuti anche oggi a sostenerci e urlavano pure alla fine, quando eravamo sotto di 14 reti: sono unici».
Carotenuto chiude confidando i primi pensieri passatele per la testa dopo la fine del match: «Alla sirena ho provato un grande dispiacere: ho realizzato che è terminato il campionato ed a noi dispiace non giocare ancora. Il secondo pensiero è stato: “Cavolo, avessimo vinto con Velletri saremmo alla final six…”. Però, in fondo, non possiamo che essere felici per aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissate».
IL PUNTO. La Css, certa dallo scorso weekend della salvezza aritmetica, chiude in classifica al settimo posto. Un piccolo rammarico, visto che la zona final six distava solamente due punti. Ma anche la consapevolezza di aver raggiunto un obiettivo importante, scampando ai playout e mettendo dietro sé tre compagini, dando l’appuntamento ai propri tifosi per il nuovo campionato in A1 2019/20.