Il consigliere regionale Andrea Bassi, in forza al Centro Destra Veneto, ha voluto comunicare un nota riguardante il “blitz” di Corso Cavour presso il caffè Oro Bianco. L’idea è precisa: “Vedere le facce e sapere i nomi ed i cognomi dei quaranta ultras del Napoli che domenica scorsa hanno scatenato il terrore a suon di coltelli e spranghe contro il Bar Caffè Oro Bianco“.
Una richiesta di decisione e mano pesante rivolta alle istituzioni e autorità veronesi, che già è stata espressa da tanti esponenti politici e da Sboarina stesso. Bassi però rincara la dose e vuole aggiungere qualcosa alle sue dichiarazioni: “che non mettano più piede in uno stadio per il resto della loro vita – un tuono – e che venga comminata ai responsabili del folle gesto una pena esemplare, un DASPO“.
“È nostro dovere tutelare i cittadini – sono le ultime parole del comunicato di Bassi – perché un pomeriggio trascorso in famiglia non si può trasformare in un attentato da parte di persone senza scrupoli, arrivate a Verona con il solo intento di fare danni e compiere un simile blitz. (…) Non possiamo correre ulteriori rischi“, anche se qui bisognerà capire se vi siano responsabilità di scarsa prevenzione da parte delle forze dell’ordine o da chi le ha coordinate. Certo però, innegabile che ora il pensiero vada alla tutela dei cittadini di Verona.
Non è mancata la solidarietà verso il titolare del locale Oro Bianco, il Signor Alan Ceruti, che ha recentemente emesso un comunicato in cui declina pubblicamente ogni offerta solidale da parte di terze persone. Il consigliere Bassi, che reputa il Ceruti vittima di “un agguato in stile camorristico“, si augura che “per un bel po’ di anni siano vietate le trasferte dei supporter napoletani a Verona sia che ad ospitare la squadra partenopea sia l’Hellas o il Chievo“.