La candidata sindaco del Partito Democratico Orietta Salemi ieri sera, nell’auditorium della Gran Guardia ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale nel migliore dei modi.
Moltissime le persone che hanno affollato l’evento, stracolma anche la galleria, tanti coloro che sono dovuti restare in piedi, una partenza veramente “col botto”.
A sostenere l’esponente del PD, in apertura dell’evento, quattro sindaci che hanno portato la loro testimonianza di amministratori: Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, Davide Galimberti, Sindaco di Varese e Achille Variati, Sindaco di Vicenza. Soprattutto da quest’ultimo le indicazioni più forti, seguite da una vera e propria ovazione: “Verona, con Orietta Salemi sindaco, dovrà ruscire ad uscire dal suo orgoglioso provincialismo e ve lo dice un vicentino”. Sono intervenuti poi il capogruppo in Consiglio comunale Luigi Ugoli e i rappresentanti delle tre liste che sostengono la candidata dem: quella del PD, quella che porta il nome della candidata e Eppur si muove.
Finalmente, in chiusura, l’intervento più atteso, quello della candidata, che ha toccato i temi che più ha nelle sue corde, cioè il ritorno ad un ruolo internazionale della nostra città, un recupero della cultura come motore economico, soprattutto per quel che riguarda il turismo, la fine della gestione del territorio a colpi di varianti urbanistiche, il rilancio di una industria che in passato ha saputo primeggiare in innovazione; tutto questo senza dimenticare le categorie più deboli, gli anziani, i disabili. Perchè una città ricca deve saper ritrovare la capacità di essere anche disponibile, accogliente, equa.