Come ringraziare i donatori di sangue per il loro gesto generoso, in occasione del Natale? In quest’anno segnato dal Covid-19 tutti i tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri sono saltati. Così la sezione di Isola Rizza di Fidas Verona ha avuto un’idea: regalare ai propri associati un pandoro Melegatti, con una confezione personalizzata con i colori del dono. Un dolce pensiero a cui hanno aderito subito anche le sezioni di Casaleone, Castelletto di Soave, Lavagno, Perzacco, Tregnago, Romagnano, Roverchiara e Velo Veronese – San Mauro di Saline.
In tutto, saranno 1.343 i pandori distribuiti ai donatori.
«Vogliamo essere presenti nelle case dei nostri donatori per ringraziarli dell’inestimabile gesto che compiono ogni volta che si recano al Centro trasfusionale ed essere al contempo più vicini a loro in questo momento di distanziamento fisico – spiega Mirko Faccioni, presidente della sezione Fidas Verona di Isola Rizza –. La macchina organizzativa è stata messa in moto da Cinzia Andriani, componente del direttivo della nostra sezione, che da ex dipendente della storica casa dolciaria veronese ha fatto da ponte per l’iniziativa. Abbiamo trovato una concreta collaborazione da parte di Melegatti, che ci ha permesso di ottenere a un prezzo “solidale” i pandori, e in particolare della famiglia Spezzapria, che da sempre riserva un’attenzione particolare alle associazioni che operano nel sociale: la direzione ha appoggiato subito l’iniziativa, grazie anche al suo consolidato legame con il mondo della donazione, dato che ha accolto una sezione aziendale Fidas in un proprio stabilimento vicentino». Già lo scorso anno, la sezione di Isola Rizza aveva collaborato con l’azienda per la distribuzione di pandorini al centro infanzia “Bonanome”, attività che verrà ripetuta anche quest’anno nel rispetto delle norme anti-Covid.
I pandori per i donatori saranno distribuiti nelle prossime settimane. Il classico involucro blu è stato personalizzato con delle grafiche diverse per ogni sezione di Fidas Verona, «grazie a un affezionato donatore, Matteo Pizzoli, titolare della Prismagraf di Bovolone, che ci ha aiutato a valorizzare l’iniziativa», aggiunge Faccioni.
Un plauso all’idea arriva pure dalla presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli. «Mai come in quest’anno segnato dalla pandemia, il Natale ci ricorda che fare del bene non è una formula trita e ritrita: i gesti concreti di generosità sono alla base del nostro vivere, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Per fortuna ce lo ricordano i donatori, con i loro esempi di altruismo portati avanti ogni singolo giorno dell’anno: a loro va il nostro grazie di cuore».