Oltre duecento iscritti da ventinove paesi, e’ record per Agorà Lyric World Competition

 
 

Dopo il successo della serata inaugurale del primo concorso internazionale Agora’ Lyric Award Competition, abbiamo intervistato Simone Zampieri, Direttore Artistico di Agorà Lyric World Competition.

Simone, innanzitutto complimenti per il grande successo della prima edizione di Agorà Lyric World Competition. Puoi raccontarci qualcosa sulla tua carriera e su cosa ti ha portato a ricoprire questo ruolo?

Grazie! È un piacere condividere questo momento con voi. La mia carriera è iniziata come vocal coach, un percorso che mi ha permesso di lavorare a stretto contatto con artisti e talenti emergenti. Ho sempre avuto una grande passione per la musica lirica e per la formazione delle voci. Questo percorso mi ha portato a collaborare con istituzioni e professionisti del settore, permettendomi di acquisire una visione ampia e approfondita di questo mondo. L’opportunità di dirigere artisticamente Agorà Lyric World Competition è nata dal desiderio di creare una piattaforma che desse spazio e visibilità ai talenti internazionali, ed è una sfida che ho accolto con entusiasmo.

Questa prima edizione ha visto un risultato straordinario: 220 iscritti provenienti da 29 paesi. Qual è stato il segreto di questo successo?

Il merito è sicuramente del lavoro di squadra. Abbiamo costruito questo progetto con dedizione, attenzione ai dettagli e tanto impegno. A partire dal nostro giovanissimo presidente, il Dott. Federico Residori, che ha dimostrato una maturità e una visione straordinarie. Marco Gaspari ha dato un contributo fondamentale, così come la nostra social media manager Alessandra Gambino, che ha curato la comunicazione con grande professionalità. Un ruolo chiave è stato giocato anche dalla partnership con Opera Life e Sara Tosoni, che si è occupata della parte amministrativa. Inoltre, il supporto dell’agente teatrale Franco Silvestri è stato prezioso per il collegamento con il mondo della lirica internazionale.

Cosa significa avere il tenore Carlo Ventre come presidente della commissione?

È un onore immenso. Carlo Ventre è un nome di riferimento nella lirica mondiale, con 30 anni di carriera straordinaria alle spalle. La sua presenza aggiunge prestigio e autorevolezza al concorso. Avere una figura come la sua è anche un segnale forte per i partecipanti, che possono confrontarsi con un grande artista e ricevere feedback di altissimo livello.

Quali sono i prossimi passi per il concorso?

Il lavoro non si ferma qui. Ora ci concentriamo sull’accoglienza dei partecipanti che arriveranno a Verona. È fondamentale creare un ambiente che li metta nelle migliori condizioni per esprimere il loro talento. Allo stesso tempo, ho già iniziato a lavorare alla seconda edizione, che spero di presentare ufficialmente il primo marzo durante la finale della prima edizione. È un progetto che richiede impegno costante e tanta attenzione ai dettagli.

Sei sempre stato molto discreto e hai evitato di apparire in prima persona. Perché hai scelto di rilasciare questa intervista?

È vero, preferisco lavorare dietro le quinte. Per me conta solo il risultato e il miglioramento continuo. Non amo mettermi in mostra perché credo che il vero valore risieda nel lavoro e non nelle parole. Ho deciso di rilasciare questa intervista esclusivamente per ringraziare pubblicamente tutti i professionisti che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto. Senza di loro, questo successo non sarebbe stato possibile. Ora torno a concentrarmi sul lavoro perché so che ogni risultato può e deve essere migliorato.