Olimpiadi, via libera alle opere di accessibilità

 
 

La Giunta ha approvato oggi un documento redatto di concerto dalle Direzioni competenti del Comune di Verona nell’ambito della Conferenza di servizi indetta da SIMICO S.p.A. (Società Infrastrutture Milano Cortina S.p.A.) per l’esame del progetto di fattibilità tecnica ed economica degli interventi di miglioramento dell’accessibilità dell’Anfiteatro Arena di Verona, inclusi nel Piano Complessivo delle Opere Olimpiche approvato con D.P.C.M. 08 settembre 2023.

La Relazione Finale licenziata oggi esprime il parere dell’Amministrazione in relazione alle Opere Olimpiche proposte da SIMICO S.p.A. per la città di Verona, che ospiterà in Arena la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali il 22 febbraio 2026 e la cerimonia di apertura della Paralimpiadi invernali il 06 marzo 2026, prevedendo altresì una serie di osservazioni tecniche in merito alle progettualità presentate e che riguardano principalmente l’accessibilità delle vie di collegamento dell’Arena con la stazione e i principali parcheggi di cintura, mediante il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche per le persone con disabilità, nonché alcuni interventi di adeguamento del monumento che vanno dalla riqualificazione degli accessi, al completamento del rifacimento dei servizi igienici, al miglioramento dei camminamenti all’interno e dei percorsi delle gallerie nonché della cavea e nel vallo in piazza Brà. All’interno dell’Arena, sono inoltre previste opere di miglioramento funzionale e di sicurezza dei parapetti e delle protezioni delle vomitoria.

La Delibera, infine, esprime l’indirizzo dell’Amministrazione comunale in merito alla proposta di SIMICO S.p.A. di realizzare un ascensore/elevatore nell’Arcovolo 65, con uno sbarco diretto sulla superficie della terrazza dell’Ala, nonché all’ipotesi di progettare un secondo tratto di risalita, dal piano della terrazza dell’Ala fino al coronamento dell’Anfiteatro, in modo da garantire la completa accessibilità all’anello sommitale prevedendo una possibile soluzione “telescopica” in grado di emergere solamente durante la risalita, mantenendo così inalterata la percezione dell’elemento architettonico dell’Ala dall’interno dell’Anfiteatro. Su questi punti, la Giunta confida nella realizzazione dell’elevatore/ascensore nell’Arcovolo 65 in tempo utile per le cerimonie del 2026, pur consapevole della necessità che vengano espletate una serie di indagini, di rilievi, e valutazioni di tipo archeologico, strutturale, compositivo, di sicurezza e metodologiche (anche in riferimento agli interventi di restauro/consolidamento di parti del monumento connessi) e, nel caso non fosse possibile realizzare entro le date delle cerimonie stesse anche il secondo tratto di risalita, auspica che l’attività progettuale e le necessarie risorse per la realizzazione delle opere siano previste quale legacy olimpica.

Infine, nella delibera odierna l’Amministrazione si esprime anche sulla possibilità che SIMICO S.p.A. realizzi nuovi elementi di seduta sui gradoni della cavea dell’Arena, in accordo con IUAV, con il quale nel frattempo gli Uffici stessi hanno avviato una proficua attività di collaborazione per uno specifico supporto scientifico alla progettazione. L’indirizzo prevede lo sviluppo di questa attività, ritenuta prioritaria per risolvere l’impatto delle attuali sedute anche sotto il profilo della corretta fruibilità delle persone con disabilità (in particolare degli spettacoli di extra lirica). Contemporaneamente, sempre con il contributo di IUAV si svilupperà il progetto digitale dell’accessibilità del museo e degli spazi a servizio dei visitatori.

Anche su tali punti, la proposta dell’Amministrazione comunale è di valutare i contributi progettuali di SIMICO – realizzati con il supporto di IUAV – quale legacy olimpica, così come le risorse necessarie per la realizzazione del progetto.