Nuovo cast al debutto per Tosca

 
 

Nell’elegante e apprezzato allestimento di Hugo De Ana, Tosca si conferma un classico dell’Arena Opera Festival: ai sontuosi costumi d’epoca si coniugano classici arredi e imponenti scene e simboli; la scenografia unica si adatta con agevoli cambi a vista ai tre ambienti del libretto, diversi set di un thriller nella Roma papale del 1800, contesa dai rivoluzionari bonapartisti, opulenta eppure cupa e misteriosa, controllata dal regime di polizia dello spietato Barone Scarpia e guardata con distacco dalla colossale statua di Castel Sant’Angelo, simbolo armato di un’incombente giustizia, divina e non.

Grazie all’alternanza dei prestigiosi cast, ogni sera è una vera e propria “prima”: sabato 5 agostodebuttano il soprano Sonya Yoncheva come protagonista, l’applaudito tenore Vittorio Grigolocome appassionato Mario Cavaradossi, il baritono Roman Burdenko, già titolare del nuovo Rigoletto,quale Scarpia. A completare il cast nelle parti di fianco sono artisti di rilievo e giovani di talento: il fuggiasco Angelotti è Giorgi Manoshvili, il Sagrestano è Giulio Mastrototaro, gli sgherri Spoletta e Sciarrone sono Carlo Bosi e NicolòCeriani, il Carceriere Dario Giorgelè; la giovanissima voce bianca Erika Zaha è il Pastore che canta lo stornello all’alba del III atto. Il M° Francesco Ivan Ciampa dirige l’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro preparato da Roberto Gabbiani, quest’ultimo al cimento in pagine complesse come il solenne e spettacolare Te Deum che chiude l’atto I e la cantata polifonica fuori scena nell’atto II. In scena è impegnato anche il coro di voci bianche A.d’A.Mus. diretto da Elisabetta Zucca. Ultime repliche: 10 agosto e 1° settembre.

La settimana si conclude con una serata-evento unica: domenica 6 agosto alle 21 Plácido Domingo in Opera sarà una grande festa in musica per omaggiare il 100° Festival areniano con stelle quali Jessica Pratt, Mariangela Sicilia, Amartuvshin Enkhbat e Michele Pertusi e le giovanissime Giulia Mazzola e Daria Rybak dirette dal M° Ciampa. 

Il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, con il doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, è in scena fino al 9 settembre con 8 titoli d’opera, 4 serate di gala, 1 concerto straordinario con Orchestra e Coro della Scala e il ritorno del Ballo al Teatro Romano. Tra le molte iniziative che coinvolgono tutta la città, Fondazione Arena propone per tutta la durata del Festival ben due mostre fotografiche: 100 volte Callas al Palazzo della Gran Guardia, con la cura dell’Archivio Tommasoli e il patrocinio del Comune di Verona, offre uno sguardo sui primi anni veronesi della Divina, di cui ricorre quest’anno il Centenario; presso la libreria Feltrinelli di via Quattro spade è visitabile la mostra Aida 100 che documenta con gli inediti scatti di Ennevi i molti particolari della nuova produzione firmata da Stefano Poda per il 100° Festival. L’eccezionalità di questa edizione si rispecchia anche nel parterre degli sponsor privati. Ai partner storici si aggiunge un folto numero di nuovi marchi. Tra gli sponsor di lungo corso Fondazione Arena di Verona desidera ringraziare in primis UniCredit, che vanta una longevità di collaborazione di oltre 25 anni, Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB Bahn, RTL 102.5. Alla compagine degli official sponsor si aggiungono quest’anno Forno Bonomi, Metinvest/Saving Lives, Genny, che firma le nuove divise del personale adibito all’accoglienza del pubblico e Müller, che sostiene i progetti di accessibilità dedicati alle persone con disabilità. Tra gli official partner, a marchi storici quali Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, Casa Sartori, SABA Italia, SDG Group e al Cultural Partner Palazzo Maffei, vanno ad aggiungersi Acqua Dolomia, Sanagol e Mantova Village. Un ringraziamento doveroso va naturalmente anche a imprese, privati, ordini professionali che compongono la schiera della Membership 67 Colonne per l’Arena di Verona, fondata da Gianluca Rana, dell’omonimo pastificio, e da Sandro Veronesi, patron del Gruppo Calzedonia, che giunge quest’anno alla sua terza edizione.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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