“Il tema della legittima difesa non merita certo di giacere da quattro anni in Parlamento senza che nessuno abbia il coraggio di metterci mano. In attesa che la politica arrivi con i suoi tempi, come sempre in ritardo rispetto ai bisogni della società, non si può certo agire come nel far-west. Questo tema si pone infatti nel momento in cui lo Stato o la città non offre sufficiente sicurezza ai cittadini che si difendono come possono, talvolta eccedendo e reagendo in modo sproporzionato. Verona Pulita propone di fatto strumenti di prevenzione: non dobbiamo armare i cittadini ma evitare che si armino poiché non deve essere necessario e un sindaco può fare moltissimo”.
Michele Croce, candidato sindaco della lista civica Verona Pulita, interviene sul dibattito sulla legittima sicurezza parlando del suo programma amministrativo:
“Noi rafforzeremo la collaborazione tra le forze di polizia, militari e locali per il controllo del territorio urbano da presidiare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, soprattutto dei quartieri, anche attraverso il coordinamento delle diverse sale operative; riorganizzeremo il corpo di Polizia municipale ridando dignità agli agenti, con definizione di turni mensili predefiniti, composizione di squadre di almeno due agenti e rotazione degli incarichi; aumenteremo in modo effettivo i vigili di quartiere sviluppando il progetto della Polizia di quartiere, visibile sul territorio, incentivando la creazione di nuclei specializzati con capacità di dialogo con i cittadini e infine completeremo il sistema di videosorveglianza, implementandolo con quello di lettura delle targhe nelle principali vie di accesso alla città. Questo è solo una parte del nostro ‘tassello’ relativo alla sicurezza”.