I Carabinieri del Ros hanno arrestato i responsabili dell’attentato incendiario avvenuto contro un hub vaccinale a Brescia lo scorso 3 aprile.
Si tratta di un 51 e un 52enne, entrambi bresciani e del movimento No-Vax, accusati di terrorismo.
Sono state eseguite nelle province di Brescia e Verona delle perquisizioni nei confronti di alcuni conoscenti degli indagati che apparterrebbero allo stesso movimento.
In particolare, su ordinanza di custodia cautelare del gip di Brescia, nella notte i carabinieri del Ros hanno arrestato Paolo Pluda 52 anni di Brescia e Nicola Zanardelli 51 anni di Monticelli Brusati (Brescia), gravemente indiziati dei delitti di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi e porto e detenzione di armi da guerra commessi ai danni del centro vaccinale di via Morelli a Brescia.
Entrambi si sono definiti “no-vax”.
Pluda la mattina poco prima dell’attacco aveva postato sul proprio profilo Facebook la frase: “Se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma “la paura” e la loro paura è la nostra unione. Non ci sono altre soluzioni”.
L’obiettivo – secondo gli investigatori – era di “bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione ed alimentando il clima d’incertezza del particolare momento storico, e reiterare nel breve termine ulteriori azioni violente e di danneggiamento”.
Lo scorso 3 aprile due molotov furono lanciate con l’hub vaccinale di via Morelli a Brescia (dove vengono somministrate un migliaio dosi al giorno), causando dei danni ad uno dei padiglioni del complesso. L’incendio alimentato dagli ordigni, per fortuna non propagatosi all’intero padiglione, avrebbe potuto causare gravi danni alla struttura nella quale erano stoccate diverse centinaia di dosi di vaccino.
“Siamo soddisfatti, è un risultato che restituisce tranquillità alla comunità che intende contrastare la pandemia con i metodi che la scienza ci indica”. Così il procuratore di Brescia Francesco Prete commenta all’ANSA l’arresto dei due attentatori. “Sono soggetti vicini ad una destra anomala, non inquadrabile in schieramenti già noti”, ha spiegato il procuratore che ha poi aggiunto: “Il gip ha accolto la nostra contestazione del reato di terrorismo con finalità eversiva nel senso che l’atto è stato commesso contro l’impronta che lo Stato ha dato per la gestione della pandemia”.