Mercoledì scorso 30 dicembre; durante uno degli specifici servizi eseguiti dalla Squadra Mobile per il contrasto al crimine diffuso e più in particolare allo spaccio di stupefacenti, è stato arrestato C. H., cittadino tunisino classe 1980, pregiudicato per reati specifici.
Gli uomini della squadra Mobile verso le ore 18:30 durante il mirato servizio di osservazione svolto in via Longhena, hanno avuto modo di constatare il tipico viavai di persone, verosimilmente assuntori di stupefacenti, che giunti nei pressi di un condominio di quella strada utilizzavano il telefono cellulare e poi si dirigevano direttamente all’interno del plesso condominiale, poco dopo allontanandosi velocemente.
A questo punto, gli operatori si sono posizionati in prossimità dell’uscio del palazzo attenzionato e, alle ore 18:45, hanno notato l’arrivo di un’autovettura Passat, a bordo della quale un cliente restava in attesa utilizzando il proprio telefono.
Dopo pochissimi minuti, gli agenti hanno visto uscire dall’edificio un uomo, già noto per fatti riconducibili allo spaccio di stupefacenti, che si è avvicinato allo sportello lato passeggero ed è salito a bordo del predetto veicolo.
In quel frangente, il tunisino, ha estratto dalla tasca un involucro e contestualmente l’acquirente ha ceduto la somma di 40 euro che è stata subito riposta all’interno della tasca posteriore del jeans indossato dall’uomo.
Subito dopo la cessione dello stupefacente, il pusher è stato bloccato e trovato in possesso delle chiavi di un appartamento ubicato nel predetto condominio ove è stata effettuata una perquisizione così rinvenendo in un involucro di cocaina più di 4,35 gr e la somma in denaro contante di 1.360€ in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio di droga.
Inoltre, sempre nella disponibilità del fermato, è stato trovato materiale utile al confezionamento ed un bilancino di precisione digitale utile alla pesatura dello stupefacente. Pertanto, considerata la pericolosità criminale del soggetto, dedotta dalle varie evidenze investigative acquisite nel corso dell’intera attività, lo stesso è stato arrestato ed accompagnato in questi Uffici per l’espletamento delle formalità di rito connesse.
L’arrestato è stato associato, cosi come disposto dal P.M. di turno, presso le camere di sicurezza della locale Questura per ivi rimanervi a disposizione dell’A.G. competente, per il successivo rito direttissimo previsto per la tarda di giovedì, a seguito del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora nel comune di Verona e l’obbligo di presentazione alla p.g. giornaliero di C.H.