Nassar, il momento delle scelte e’ adesso

 
 

“Il Nassar, l’urbanizzazione in riva all’Adige proposta dalla società Adige Jewels, è una delle tante progettualità che nel corso del tempo hanno perso ogni legame, formale e sostanziale, con qualsiasi visione strategica di sviluppo del territorio, condivisibile o meno. Incapaci perfino di dimostrare l’attitudine a soddisfare qualsivoglia interesse pubblico attuale, tali proposte restano in piedi soltanto in virtù di un rapporto fondiario, nonché della capacità aziendale di sopravvivere ad ogni avversità legale”.

Così Lorenzo Albi, Portavoce di In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista, che poi si addentra nel progetto variato da poco.

“La proposta “rimodulata” recentemente portata da Adige Jewels all’attenzione della nuova amministrazione comunale ripropone analoghi volumi della proposta bocciata nel 2019 dalla Soprintendenza: 69350 metri cubi, pari ad una capacità insediativa di 460 nuovi abitanti (150mc/ab) – almeno pari al 50% alla domanda di nuovi insediamenti che l’intero territorio comunale registra nell’arco di un intero anno solare – con una riduzione di volumetria di appena il 6% rispetto alla proposta precedente, e ulteriori 15300 mc di volumi non residenziale ovvero commerciale.

Le opere pubbliche “compensative” sarebbero costituite dal solito troncone di ciclabile; da un parco pubblico che gli stessi proponenti ammettono essere a rischio esondazione, da un parcheggio ad uso pubblico di cui non se ne comprende affatto l’utilità dato l’isolamento dell’area stessa, e da una rotatoria, anch’essa di alcun interesse collettivo, dal momento che la strada da Parona al Nassar è perfettamente rettilinea.

Il nuovo Pat, di cui l’amministrazione ha da pochi mesi avviato la redazione del documento preliminare, rappresenta l’occasione per ricontestualizzare le progettualità su queste aree all’interno di una visione strategica nuova, al passo con la sensibilità dei tempi e rispondente ai bisogni della città. La ridiscussione del Paqe – come con varie proposte di delibera  presentate con le precedenti amministrazioni dall’allora consigliere di minoranza  Bertucco che chiedevano alla Regione di modificare le previsioni contenute nel Paqe stesso – è fondamentale per definire il futuro di Verona. Occorre quindi aprire subito un tavolo con la Regione Veneto, e non conta il diverso colore politico perchè sarebbe come dire che si rinuncia ad aggiornare il Pat perché la sua approvazione dovrà passare dalla Provincia di centrodestra.

Il momento delle scelte è adesso”.