Uno scienziato che collabora con la NASA, un creativo candidato agli Oscar delle serie tv, ma anche giovani capaci di gesti eroici, come l’uomo che ha salvato il piccolo Zeno, e volontari del sociale nei propri quartieri.
Veronesi che nel 2020 si sono contraddistinti portando il nome della città nel mondo e per generosità. Sono dieci storie che fanno la differenza all’interno della comunità perché quello appena passato non è stato solo l’anno del COVID19.
Nella splendida cornice della Sala degli Arazzi, il sindaco Federico Sboarina ha consegnato i riconoscimenti ‘Cittadino dell’anno’ con la seguente motivazione: ‘Per aver dato lustro alla nostra città e essere stati esempio degli alti valori morali che appartengono alla nostra comunità’.
E uno ad uno hanno ritirato anche la medaglia della città, un ‘grazie’ tangibile che rimarrà nel tempo. Dagli Stati Uniti, invece, due dei premiati hanno inviato un video di ringraziamento, in quanto impossibilitati a raggiungere Verona. Per loro era presente un familiare. Le storie sono dieci, ma i premiati sono stati dodici (Nicola La Greca, Pietro Rossi e Carlo Fraccaroli sono i tre ragazzi fondatori della stessa associazione).
Il premio è arrivato alla sua terza edizione e, per la prima volta, tante segnalazioni sono arrivate direttamente dai cittadini che hanno scritto nel corso dell’anno alla casella mail [email protected], attivata 12 mesi fa. Indirizzo al quale tutti possono continuare a scrivere per far conoscere storie e professionalità che, nel corso del 2021, si contraddistingueranno.
“E’ bello sapere che c’è un veronese dietro a tante storie e azioni di successo – ha detto il sindaco ai premiati -. La cultura, la creatività e il sociale sono nel Dna della nostra comunità e i vostri successi lo dimostrano. I vostri sono talenti speciali che, anche in un anno difficile come quello che si è appena concluso, avete saputo mettere a frutto, molto spesso silenziosamente, dimostrando grande professionalità o generosità. Così come l’altruismo di tanti che vogliono contribuire alla crescita della nostra città. La presenza di tanti giovani, poi, è un grande esempio positivo. Premiamo persone comuni che con il loro impegno, e nella quotidianità, hanno fatto la differenza in tanti campi e settori. Abbiamo pensato di escludere la categoria ‘Covid’ perché tante, troppe persone hanno fatto molto da inizio pandemia, ma anche per sottolineare che il 2020 non è stato solo l’anno del Coronavirus. Da queste cose belle vogliamo ripartire e guardare avanti”.
Questo l’elenco dei premiati:
– HUSSAIN TASSAWAR, per aver salvato una vita, quella del piccolo Zeno;
– ILICETO ALESSANDRO, per aver salvato un passeggero tedesco di 65 anni facendo dirottare un aereo;
– RIGHETTI ERIK, per essere stato il primo veronese candidato ai Creative Arts Emmy Awards, gli Oscar delle serie tv americane;
– PASSUELLO ANGELO con il suo libro ‘San Lorenzo in Verona. Storia e restauri’ è il primo veronese ad aggiudicarsi il prestigioso ‘Premio Italia Medievale’;
– PIREDDU NICOLETTA per aver promosso gli studi umanistici, portando i suoi studi veronesi alla Georgetown University di Washington DC;
– OTTAVIANI MATTEO, ad inizio 2020 la Nasa ha deciso di supportare una sua ricerca per la costruzione di un satellite;
– GUIDONI FRANCO, segnalato dai cittadini per il suo impegno nel sociale e per aver dedicato a tutte le vittime del Covid il racconto “Mi mancheranno i tuoi occhi”;
– FASOLI ANGELO, per aver concluso la sua carriera da donatore di sangue ad inizio pandemia, arrivando a quota 204 donazioni;
– SIMION VALENTIN, segnalato dai cittadini quale esempio di integrazione e amore per la comunità veronese alle Golosine;
– LA GRECA NICOLA, ROSSI PIETRO E FRACCAROLI CARLO per aver ideato iniziative e raccolte fondi a favore delle famiglie veronesi in difficoltà;