Ancora un morto sul lavoro, questa volta nella tragica conta, accaduto nella provincia di Verona. Stamattina un giovane operaio è morto, colpito dalla catena di un gancio aereo, che stava sollevando il coperchio di un forno.
“La commozione è maggiore quando la tragedia ci tocca da vicino – le dichiarazioni della segreteria del PCI scaligero -. Si tratta di uno stillicidio continuo che in tutta Italia ogni anno, contando anche gli incidenti in itinere, genera più di mille morti e un numero enorme di infortuni.
Lo diciamo da sempre, non si tratta di ‘tragiche fatalità’. E’ un tributo costante, ininterrotto, che viene richiesto ai lavoratori nel nome del profitto (parola che non viene mai utilizzata, preferendogli la più neutra e moderna ‘competitività’). La formazione costa, la sicurezza costa, i ritmi di lavoro devono essere serrati, lo straordinario obbligatorio viene richiesto molto spesso.
Contro questo stato di cose, contro un modo di intendere il lavoro che invece di generare benessere per tutti, crea tragedie di questo tipo, noi comunisti non smetteremo mai di lottare” – conclude la segreteria del PCI veronese.