Modus: il nuovo spazio culturale a San Zeno apre dal 25 gennaio con la rassegna “T-Donna”

 
 

Nove spettacoli e cinque conferenze, da febbraio ad aprile, dedicate alla celebrazione dell’universo femminile con grandi nomi e compagnie della scena teatrale italiana: questo il programma della rassegna “T-Donna“, diretta da Andrea Castelletti e co-organizzata da Teatro Impiria e Comune di Verona, che prenderà il via venerdì 2 febbraio nel nuovo spazio culturale Modus, aperto ufficialmente al pubblico dal prossimo 25 gennaio, in piazza Orti di Spagna, nel quartiere San Zeno, al termine di un’importante riqualificazione.

Il programma – L’iniziativa punta a celebrare la donna e a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come la violenza, fisica e psicologica, e le discriminazioni di genere e porterà in scena il 2 febbraio “Isabel Green” di Emanuele Aldrovandi con Maria Pilar Perez Aspa; il 9 febbraio “L’amore impaziente” di Valeria Moretti, regia di Silvio Peroni, con Daniela Poggi; il 16 e 17 febbraio “La semplicità ingannata” di e con Marta Cuscunà; il 23 febbraio “Marzia su Roma” di e con Michella Mocchiutti, regia di Mauro Avogadro.
Il cartellone proseguirà l’8 marzo, con “Sexmachine” di e con Giuliana Musso, regia di Massimo Somaglino, appuntamento che si terrà al teatro Camploy e che rientrerà nella manifestazione “Ottomarzo, femminile, plurale 2018”; il 16 marzo “Bye bye Barbablù” di Antonella Mascia e Renzo Segala, con Lucia Schierano; il 23 marzo “Virginia va alla guerra” di e con Nina Benedetti, regia di Carolina della Calle Casanova; il 30 marzo “Alma e le altre” di Isabella Dilavello, regia di Marco Brogi; il 4-5-6 aprile “Guilty (Colpevoli)” di Consuelo Trematore.

Cinque le conferenze organizzate dall’associazione giuriste veronesi “Vega” che completeranno il programma: il 13 febbraio “Lidia Poet: la prima avvocata italiana e la sua battaglia per esercitare la professione” con l’avvocato Elisabetta Baldo; il 27 febbraio “Le differenze retributive e le discriminazioni di genere” con Stefania Sartori; il 13 marzo “Telefono Rosa: la violenza sul nostro territorio” con Sara Gini; il 27 marzo “Le disparità di genere nel reddito delle libere professioni” con Nicoletta Ferrari; il 10 aprile “Ferite dalle parole: la violenza verbale è violenza” con Emilia Greco.

Tutti gli spettacoli si terranno di venerdì, alle ore 21.15, e prevedono un biglietto che varia dai 12 ai 22 euro. Le conferenze pomeridiane, tutte alle 18.30, sono invece a ingresso gratuito.

La rassegna è stata presentata dall’assessore alle Pari Opportunità e Cultura del Comune, insieme al direttore artistico di Modus Andrea Castelletti, alla presidente di Vega Elisabetta Baldo, alla regista di “Guilty (Colpevoli)” Consuelo Trematore e all’autore di “Bye bye Barbablù” Renzo Segala.
Come sottolineato dall’assessore, si tratta di una rassegna dalla grande valenza culturale che, attraverso spettacoli e conferenze, celebrerà la figura femminile ponendo l’attenzione sull’emancipazione della donna attraverso i secoli, ma anche sulla quanto mai attuale discriminazione di genere. Un cartellone di quasi tre mesi, che ruoterà attorno alle celebrazioni dell’otto marzo e un progetto che andrà in scena in uno spazio culturale nuovo, realizzato grazie al recupero di un edificio abbandonato da tempo nel quartiere San Zeno che, finalmente, verrà restituito alla città quale luogo di cultura e arte.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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