“L’amministrazione ripropone i Mobility days tali e quali all’anno scorso, senza variazioni sul tema. Un’iniziativa “culturalmente lodevole”, come è stata definita, che però mantiene uno sguardo circoscritto. Un progetto incompleto che lascia fuori i quartieri e che deve essere ampliato. – spiega Tommaso Ferrari di Verona Civica – Come farlo? Creando dei corridoi ciclabili, durante le giornate dedicate alla mobilità, su alcune strade “ponte” dalla città ai quartieri come per esempio via Mameli, Corso Venezia, Basso Aquar. I quartieri sono oggi esclusi dalla possibilità di accedere in città in modo sicuro e “dolce”. La rivoluzione che permette di far scattare una cultura della mobilità sostenibile inizia dal far vedere, e provare, anche se solo per un giorno, un sistema ciclabile serio”.
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