Dopo la mozione proposta la settimana scorsa dai consiglieri comunali Massimo Paci e Mauro Bonato, per bloccare il project financing voluto dalla passata amministrazione, ora si tirano le fila per discutere e definire il futuro di Amia.
Come è stato scritto da VeronaNews il 15 febbraio scorso https://www.veronanews.net/flash-consigliocomunale-del-15-02-sospeso-project-financing-amia/ è stata approvata all’unanimità, con trenta voti favorevoli, la mozione che impegna l’Amministrazione comunale a ‘sospendere immediatamente o ad annullare l’attuale procedura di gara del project financing di Amia per l’affidamento, fino al 2030, della concessione della gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana’.
Massimo Paci, uno dei promotori della mozione e dipendente Amia, afferma che ora la strada è tutt’altro che in discesa, ma il primo obiettivo è già stato fissato: portare tutti i servizi in house e farli gestire direttamente da Amia. “Per raggiungerlo bisognerà procedere in due fasi, cambiare lo statuto aziendale e creare un consorzio provinciale dove i Comuni aderenti daranno in affidamento diretto ad Amia il servizio di smaltimento rifiuti”.
Sembra che questa strada comporti per Amia la cessione di una parte marginale del suo patrimonio azionario ai Comuni consorziati, così facendo, però, si eviterebbe la spada di Damocle dei rinnovi di gara periodici garantendo una tranquillità lavorativa ai dipendenti e una stabilità economica che verrebbe continuamente reinvestita nel tessuto sociale veronese.
Altro punto cruciale consiste nei cosiddetti servizi extra allo smaltimento rifiuti. Se le previsioni che abbiamo descritto sopra non si avverassero e, come prevedeva il project financing, avesse vinto un bando di gara una società al di fuori del Comune di Verona, tutti i servizi supplementari che svolge gratuitamente Amia, sarebbero probabilmente stati spalmati a carico del cittadino.
“Per superare la fase di stallo che ci inchioda da anni al 55% di raccolta differenziata – spiega il consigliere comunale – dobbiamo investire sui giovani, andare nelle scuole, formare quanti più ragazzi possibili e informarli sulla priorità e importanza di fare la raccolta differenziata. Inoltre, sarà fondamentale investire su sistemi innovativi e tecnologicamente avanzati studiati per la raccolta rifiuti a basso impatto ambientale, con queste sinergie puntiamo in un anno ad arrivare al 80% di differenziata nel comune di Verona”.
Alla domanda chi preferiresti andasse a sedere in ufficio di presidenza di Amia alla scadenza dell’attuale mandato, Paci risponde senza titubare “il nome di Bruno Tacchella, che si era letto sui giornali già in estate, è sicuramente azzeccato e sarebbe idoneo per ricoprire il ruolo di Presidente. Tacchella ha le competenze manageriali e l’esperienza, dopo aver ricoperto ruoli importanti quali consigliere d’amministrazione in Quadrante Servizi, Agec e la carica di Presidente in Serit, che gli garantiscono lo status di uomo al posto giusto nel momento giusto.”