“Nessuna lezione dal consigliere d’opposizione Flavio Tosi, nonché campione di ‘careghe’, visto che, anche dopo la sconfitta alle Comunali, ben si guarda dall’abbandonare la – ben remunerata – seggiola di presidente di una delle società dell’autostrada Serenissima, che gli frutta compensi di parecchie decine di migliaia di euro, dal lontano 2013.
Per non tacere sui doppi incarichi di famiglia, ricordiamo infatti che la sorella Barbara, da consigliera comunale fu nominata nel consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio di San Miniato del gruppo Carismi, in rappresentanza dell’azionista veronese”.
Lo dice il consigliere comunale della Lega, nonché leghista della prima ora e uno dei primi segretari provinciali, Mauro Bonato.
“Il consigliere dell’opposizione, che con il “Fare” ha dato grandi prove di coerenza, avendo sostenuto il governo del Pd per poi riapparire nella quarta gamba del centro destra, deve iniziare a dire la verità ai cittadini veronesi. Ricordo al coordinatore provinciale del Fare! Emanuele Tosi che, sia nel 2014 che nel 2015, non rinunciò agli incarichi per scelta ma per necessità: la legge infatti sancisce (art. 6 della legge 24-1-1979, n.18) l’incompatibilità tra la carica di sindaco e di europarlamentare.
Quanto alla carica di consigliere regionale, Tosi bluffa coscientemente: nell’ultima tornata elettorale regionale in Consiglio non entrò perché mai fu eletto, essendo arrivato quarto nella corsa alla presidenza. Ha una bella faccia tosta Tosi, che prima di fare la morale agli altri, dovrebbe avere il pudore di riportare tutta la realtà dei fatti”.