Marocchino ubriaco simula un attacco epilettico (e un’età che non ha); il caso di Peschiera

 
 

Voleva nascondere le sue vere generalità dichiarando ai Carabinieri di essere minorenne per evitare di essere espulso dal territorio italiano poiché irregolare.
Si tratta di L.M., un marocchino della classe 1999, senza fissa dimora, che la scorsa notte è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda.

In particolare, la notte di domenica scorsa 19 settembre, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Peschiera del Garda inviava una pattuglia presso un bar del centro della cittadina arilicense in quanto poco prima erano stati segnalati due giovani nordafricani, visibilmente ubriachi e che avevano un comportamento alquanto strano.
Nei pressi del Bar veniva rintracciato soltanto uno dei due ragazzi segnalati che, dopo aver rifiutato di consegnare i documenti ai militari, veniva condotto in caserma per essere sottoposto agli opportuni accertamenti. Dagli stessi, tuttavia, non emergeva alcuna irregolarità. Il giovane marocchino veniva, pertanto, contravvenzionato dai militari per ubriachezza molesta ed immediatamente rilasciato.

Nel frattempo un’altra pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile rintracciava il secondo nordafricano nei pressi della stazione FF.SS.. Quest’ultimo, con atteggiamento particolarmente aggressivo, riferiva ai militari di essere privo di documenti, rifiutando di fornire le proprie generalità.
A quel punto veniva accompagnato presso gli uffici dell’Arma di Peschiera del Garda per essere identificato e, nella circostanza, dopo ripetuti inviti dei militari a declinare le generalità, dichiarava di chiamarsi A.N.M. e di essere nato in Marocco nel 2005.
Tuttavia, il giovane fermato continuava ad avere un comportamento poco collaborativo ed aggressivo prima urlando frasi incomprensibili contro i militari e dopo simulando un attacco epilettico.

Richiesto l’intervento dei sanitari, il nordafricano veniva trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Peschiera del Garda, dove veniva visitato e subito dimesso in quanto gli veniva riscontrata una diagnosi di “stato catatonico da verosimile crisi isterica. Considerato che nel corso delle verifiche sull’identità del giovane emergevano dei particolari tali da indurre i militari a ritenere che lo stesso non fosse un minore, prima di lasciare l’ospedale, questi veniva sottoposto all’accertamento dell’età con l’analisi ossea mediante l’esposizione a RX del polso, attraverso la quale i medici constatavano che aveva almeno 18 anni e non 16, come dallo stesso dichiarato.

Il giovane nordafricano veniva quindi dichiarato in arresto per resistenza e false attestazioni sulla propria identità. Di quanto accaduto veniva informato il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Verona il quale disponeva che il ragazzo venisse trattenuto presso le Camere di sicurezza della Compagnia dei Carabinieri di Peschiera del Garda in attesa del giudizio con rito direttissimo che si è celebrato nella giornata di ieri.
Dopo la convalida dell’arresto, il giovane nordafricano declinava le sue vere generalità e patteggiava la pena di 6 mesi e 20 giorni, beneficiando della sospensione della stessa poiché incensurato.

 
 

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