Marangona, pieno appoggio del PD all’Amministrazione

 
 

Con 21 voti favorevoli, 2 astenuti e nessun contrario, l’assemblea cittadina del Partito Democratico di Verona presieduta dalla Presidente Mariangela Pizzamiglio, svolta mercoledì sera in sala Benati del quartiere Golosine alla presenza della Segretaria cittadina Alessia Rotta e della Vicesindaca Barbara Bissoliintervenuta in qualità di ospite e di relatrice, ha approvato il documento illustrato dal consigliere comunale Michele Bresaola nel quale vengono esposte tutte le priorità e le indicazioni fornite dal Partito Democratico in merito all’Accordo di Programma per lo Sviluppo della Marangona stipulato tra Comune di Verona, Consorzio Zai e Provincia di Verona. 

Già accolte e condivise dall’amministrazione comunale, tali indicazioni saranno parte integrante e sostanziale della proposta di delibera consiliare per la ratifica dell’accordo di programma, vincolando per parte comunale la futura programmazione di dettaglio su tutta l’area che, come è stato ricordato, misura 1,5 milioni di metri quadrati, circa la metà dei quali già acquisiti dal Consorzio Zai con un esborso economico di 29 milioni di euro; è sottoposta alla programmazione urbanistica regionale del Paque, che la destina per intero a funzioni produttive e industriali con particolare attenzione all’innovazione e alla ricerca; su di essa pende un contratto preliminare firmato per l’insediamento di una grande azienda a cui le passate amministrazioni di centrodestra non hanno saputo dare risposta a causa di litigi continui. 

Tra i punti principali della delibera di ratifica: l’aggiornamento, entro la fine del presente anno, del masterplan “Marangona 2030”, acquisito solo recentemente agli atti del Comune di Verona, “che deve essere considerato il pilastro dello sviluppo della Marangona” in quanto organizza non soltanto le funzioni dei nuovi insediamenti ma anche degli spazi verdi, del trasporto pubblico, della mobilità ciclistica, delle infrastrutture di mobilità su ferro e delle connessioni stradali, quest’ultime con particolare riguardo alla Strada di Gronda individuata dall’amministrazione scaligera. 

Dal punto di vista del metodo, si ribadisce “l’importanza del costante dialogo e confronto tra le forze politiche della coalizione Rete per Damiano Tommasi Sindaco, ritenendo “utile per il futuro evitare procedure che, seppur corrette formalmente, possano apparire non del tutto coinvolgenti politicamente”. 

Sempre nel merito, il documento sottolinea l’importanza di “proseguire il dialogo tra i principali attori economici e dell’innovazione” a partire da categorie economiche e Università, “affinché l’area della Marangona sia in grado di attrarre investimenti di medio e lungo termine legati a ricerca, sviluppo ed innovazione, arginando le pure logiche di mercato che favoriscono gli investimenti più redditizi nel breve termine”. 

Infine, ma non da ultimo, vengono integrati e rafforzati i criteri di sostenibilità (sociale, ambientale, economica) che gli interventi sulla Marangona dovranno rispettare e viene indirizzata l’attenzione sui quartieri adiacenti, sia in termini di impatto viabilistico che dal punto di vista delle compensazioni di cui potranno beneficiare. Si demanda alla revisione del Pat la ricognizione e una attenta analisi sul riuso o la rigenerazione delle aree dismesse della Zai Storica.

Ampio e appassionato il dibattito in sala, che ha visto susseguirsi più di 20 interventi, tra cui quello del capogruppo comunale Fabio Segattini e di alcuni consiglieri comunali, concordi nel sottolineare la continuità e la coerenza della linea politica del Pd dal 2018 ad oggi nell’identificare la Maragona come area di sviluppo per la città. Uno sviluppo che deve essere sostenibile e il più possibile pulito e innovativo. Durante la serata sono state inoltre esposte anche delle perplessità di carattere ambientale e di carattere politico, quest’ultime legate, ad esempio, alla tenuta della maggioranza. 

Nelle sue conclusioni la Segretaria cittadina Alessia Rotta ha ribadito pieno appoggio all’amministrazione e al processo di pianificazione dello sviluppo della Marangona: “E’ proprio grazie a questo confronto che si tiene aperta la porta dell’innovazione scongiurando il rischio che sull’area si insedino solamente aziende di logistica”. Per il Segretario provinciale Franco Bonfante: “Le perplessità, previste e comprensibili, si fondano tuttavia su presupposti erronei perché lasciare la Marangona a verde agricolo non è un’opzione. Tornare indietro non è possibile. Sia per le ingenti risorse già investite dagli enti pubblici e gli impegni presi con le aziende sulla base di un vincolo urbanistico sovraordinato cogente, sia per i rapporti giuridici che insistono sull’area. Si tratta dunque di governare al meglio i prossimi interventi, privilegiando gli investimenti in ricerca”. Sul piano politico, ha quindi concluso il Segretario, “sarebbe un errore andare ad una frattura su questo. Come Pd lavoreremo perché ciò non accada”.