“Inumeri dicono che il centrodestra unito avrebbe vinto al primo turno e che la compattezza rappresenta il vero valore aggiunto. Gli elettori hanno dimostrato di apprezzare chi ha presentato un progetto unitario, penso anche all’esempio di Cerea, punendo invece divisioni e personalismi“.
Queste le prime dichiarazioni di Roberto Mantovanelli, candidato vicesindaco della Lega.
“La Lega – prosegue Mantovanelli – ha sempre lavorato per unire e continuerà a farlo anche in vista del ballottaggio del 26 giugno. L’importante è sensibilizzare i veronesi al voto: se si riconoscono nei valori e nella buona amministrazione di centrodestra il 26 avranno un’ottima occasione per dimostrarlo”.
A fargli coro, con un personale e ulteriore appello all’unità, è Stefano Casali, presidente di AGSM AIM e “big” di VeronaDomani: “Il centrodestra unito, a Verona, vale oltre il 60%. Dobbiamo trovare la forza di unire le energie, chiamando all’appello gli elettori e ponendo loro una questione di fondo: volete davvero consegnare la città alla Sinistra?”