Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento emessa, lo scorso 15 aprile, dal GIP presso il Tribunale di Verona, nei confronti di B.K., quarantanovenne originario del Marocco ma residente a Verona.
Sulla base dell’attività di indagine svolta, l’uomo è risultato gravemente indiziato del reato di maltrattamenti commesso nei confronti della moglie con la quale era sposato da ormai 10 anni.
Secondo le dichiarazioni rese dalla parte lesa, B.K. avrebbe mantenuto, durante tutto il corso della relazione, un atteggiamento aggressivo che era sfociato, negli ultimi anni, in veri e propri maltrattamenti, accompagnati addirittura da minacce di morte. La gravità delle intimidazioni, l’attività investigativa espletata dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Verona finalizzata a riscontrare le dichiarazioni rese dalla vittima in sede di denuncia, e il pericolo di reiterazione dei comportamenti criminosi da parte dell’imputato, hanno indotto il giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Verona di emettere nei confronti dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai figli minori, corredato dalla prescrizione di mantenersi, rispetto agli stessi, ad una distanza non inferiore a 200 metri, oltre al divieto di comunicare con loro attraverso qualsiasi mezzo.
Di recente, il cittadino marocchino è stato denunciato anche dal personale dell’istituto scolastico frequentato dai figli, dopo che aveva minacciato le insegnati con il fine di prelevare i ragazzi all’insaputa della madre.