Magari faccio un salto… al Camploy, venerdì 19 gennaio

 
 

Venerdì 19 gennaio la rassegna “L’altro Teatro” Camploy di Verona propone in anteprima il nuovo spettacolo scritto e diretto da Alberto Rizzi “Magari faccio un salto”, produzione originale Ippogrifo.

Il regista veronese Rizzi presenta una drammaturgia nuova rispetto alle precedenti opere, uno spettacolo corale, realizzato in forma metateatrale con Chiara Mascalzoni –  pluripremiata  per il ruolo della papessa nel precedente testo “Sic transit gloria mundi”, al fianco di Rizzi stesso – e con Barbara Baldo, Manuel Garzetta e la campionessa mondiale di danza aerea, Giuditta Campagnari, in un curioso cameo.

La trama – Ambientato nel magazzino e negli uffici della compagnia Ippogrifo, si riconoscono sulla scena gli arredi e gli allestimenti delle precedenti produzioni: il divano di Antigone, il tavolo di Iliade, lo schermo di Operaforte. Durante le prove di un nuovo spettacolo, la compagnia Ippogrifo decide di partecipare a un bando dell’Impero Galattico. Occorre trovare un’idea originale, creativa ed innovativa. Gli sforzi congiunti delle menti portano alla creazione di un progetto tanto ambizioso quanto bizzarro, che proietta l’intera compagnia in una nuova avventura artistica dai risvolti inaspettati.  Rizzi applica la forma del metateatro e porta in scena la propria esperienza e i suoi colleghi, con intento ironico e autoironico, metafora dei tempi moderni, del voler raccontare tutto e ogni cosa, dell’estremizzazione di una sorta di storytelling, applicato alla vita quotidiana di ciascuno: un’occasione per parlare della mania contemporanea alla autocelebrazione in ambito personale e aziendale. In scena tutti i componenti del centro di produzione Ippogrifo nel ruolo di se stessi, perché “non c’è finzione più grande della realtà”.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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