Da Santa Marta al Polo Zanotto a piedi o in bicicletta, attraverso il grande parco che sorgerà tra la zona universitaria e Veronetta.
Stanno infatti per partire i lavori per realizzare la nuova strada parallela a via Campofiore, un’arteria inter-quartierale che si collega all’esistente via Terzian per diventare cerniera tra le nuove abitazioni già realizzate e quelle a venire, i nuovi servizi che vedranno la luce in funzione dell’Università e il polmone verde che toglierà definitivamente la vasta area da situazioni di degrado e sicurezza.
Le opere viabilistiche, così come la creazione del grande parco, fanno parte dell’ampio programma complessivo per il recupero delle ex Caserme Santa Marta e Passalacqua, in parte già avviato negli anni scorsi, ma in queste settimane oggetto di una forte accelerazione.
La giunta infatti, arrivate le autorizzazioni necessarie da parte della Provincia, ha dato il via libera a ben quattro progetti esecutivi, corrispondenti agli altrettanti stralci in cui è stata suddivisa la progettazione esecutiva.
Uno di questi riguarda proprio la viabilità della zona, che verrà implementata con la creazione di nuove strade di collegamento, mentre su quella esistente saranno realizzate importanti migliorie, senza naturalmente trascurare la mobilità sostenibile, che si provvederà a soddisfare con una pista ciclabile.
Nello specifico, l’intervento interessa un nuovo tratto stradale a completamento di quello parziale già realizzato con i primi edifici residenziali inseriti nel programma; si tratta di una strada che di fatto collegherà il Polo Zanotto e tutta la zona universitaria con il complesso della Santa Marta e con il quartiere di Veronetta, con vantaggi per tutta la viabilità limitrofa.
La nuova arteria sarà corredata di ampi marciapiedi, installazione della segnaletica stradale, dell’arredo urbano e di impianto di illuminazione a led.
Il manto stradale sarà in asfalto e fasce di porfido laterali per il contenimento delle caditoie; i marciapiedi saranno pavimentati con pietra di Prun graffiata e ribassamenti in cubetti di porfido in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e i passi carrabili.
Immettendosi in via Terzian da via Campofiore, sarà a senso unico sia che si proceda verso la Santa Marta che verso Polo Zanotto.
Qui, in quello che diventerà un nuovo incrocio viabilistico, sarà realizzata una rotonda per rendere più fluido il flusso dei veicoli e saranno creati nuovi percorsi e attraversamenti pedonali per agevolare gli spostamenti degli studenti.
Il costo dei lavori è fissato in circa 468 mila euro.
Trattandosi di opere compensative, le spese sono interamente a carico dell’ATI che realizza la quota di residenziale.
I tempi di realizzazione sono certi ed è presumibile che anticiperanno quelli di consegna delle abitazioni.
Le nuove costruzioni previste da convenzione (74 appartamenti in edilizia convenzionata quasi terminati e 160 in edilizia libera ancora sulla carta) avranno infatti l’agibilità ad avvenuto collaudo delle opere pubbliche.
In altre parole, prima il privato realizza il parco e gli interventi viabilistici e solo dopo può vendere gli appartamenti.
Un paletto voluto dall’Amministrazione per avere sicurezza sui tempi del cantiere e per accelerarne la conclusione. Il cantiere partirà entro sei mesi, per essere concluso in non più di 365 giorni.
Sul posto ieri mattina si è recato l’assessore ai Lavori pubblici e alla Viabilità Luca Zanotto, che ha illustrato nel dettaglio l’intervento e il contesto in cui viene realizzato.
“Oltre al parco, tanto atteso e indispensabile per questa zona, abbiamo pensato ad opere pubbliche che rispondessero alle effettive esigenze dei veronesi – ha detto Zanotto -. La viabilità è una di queste, tanto più in zone maggiormente frequentate dai giovani come questa. La nuova via che sta nascendo si inserisce nel progetto di riqualificazione di tutto il sito, immersa nel verde del grande parco della Provianda e di quello a fregio delle Mura, entrambi alle griglie di partenza. Il vantaggio è che si tratta di opere pubbliche, sia il parco che le migliorie viabilistiche resteranno cioè a disposizione di tutti”.