L’ultimo “OK” alla Variante 29. “Rigenerazione urbana e profondo cambiamento”

 
 

Sono 50 edifici della città pronti per essere riqualificati e tolti al degrado.

La trasformazione riguarderà tanti quartieri di Verona e partirà con l’approvazione in Consiglio della Variante 29, cambiando intere zone come Croce Bianca, Borgo Venezia, Pestrino, Zai, Borgo Roma, Montorio e Basso Acquar, solo per citarne alcuni.

Si chiude quindi il cerchio amministrativo della Variante 29.
E’ arrivato infatti l’atteso ultimo nulla osta dalla Regione: il parere positivo della Valutazione Ambientale Strategica, così i tanti progetti sulla carta possono concretizzarsi in recupero e rigenerazione urbana.

Mai prima d’ora una Variante urbanistica ha avuto un percorso così rapido, tanto da arrivare all’approvazione in Consiglio comunale assai velocemente rispetto ai tempi tradizionali, che si contano di solito in alcuni anni.
A marzo 2021 sono arrivate le osservazioni, e a fine luglio 2021 il Consiglio Comunale ha adottato la Variante, con una maratona di voto durata quattro giorni. Subito dopo l’estate sono partiti i cinque mesi per la VAS che adesso permette la definitiva approvazione del Consiglio.
L’iter veloce non ha comunque tralasciato l’aspetto partecipativo e la concertazione attraverso il confronto con le categorie, assemblee pubbliche, commissioni consiliari e il passaggio nelle Circoscrizioni.
Il risultato è frutto di un lavoro incessante, che nemmeno la pandemia ha fermato né rallentato, un obiettivo per il quale l’Amministrazione ha bruciato i tempi della burocrazia e segnando l’inizio di un nuovo modo di pianificare lo sviluppo del territorio, in modo veloce e concreto.

La Variante 29, realizzata ad una velocità amministrativa mai vista prima, è destinata a cambiare il volto della città da qui ai prossimi decenni e a togliere degrado da tantissime aree cittadine, ma ci saranno anche ricadute positive in termini di occupazione e di nuove opere pubbliche.
Due numeri su tutti, circa 10 milioni è il valore delle opere pubbliche realizzate con i contributi compensativi delle 45 schede approvate, e 300 milioni l’investimento complessivo per i lavori di costruzione.
Sono state ben 189 le manifestazioni di interesse arrivate per le quattro tipologie di bando, un numero ben oltre le aspettative, segno di un tessuto che ha risposto in modo più che positivo ai nuovi stimoli sul fronte urbanistico e che ne condivide i principi di fondo.
Di queste, sono 50 le schede inserite nella Variante 29, scelte dalla Giunta in quanto coerenti con le linee guida del documento urbanistico.
Qualche esempio: l’ex stabilimento industriale in lungadige Attiraglio verrà trasferito per fare posto a nuove residenze e a verde pubblico; al Pestrino verranno recuperate aree lungo il fiume nelle vicinanze del forte Santa Caterina; la rigenerazione dell’ex Tiberghien sarà la molla per rivitalizzare il quartiere circostante; in Basso Acquar nascerà una nuova residenza per anziani.
Delle rimanenti proposte, solo una piccola quota è stata esclusa, in quanto non conformi ai requisiti della Variante. Per altre proposte, gli uffici tecnici hanno individuato invece percorsi amministrativi diversi, più idonei alla tipologia di intervento richiesto.

E’ il caso dell’ex carcere Campone che seguirà l’iter in variante con accordo pubblico privato. Altre proposte saranno realizzate utilizzando il titolo edilizio, un iter più breve perché non necessita dello strumento di variante.
Nelle ultime fasi dell’istruttoria alcuni proponenti si sono ritirati.
Nel complesso, le risposte accolte positivamente sono l’80 per cento di quelle complessivamente arrivate.

Per la Variante 29 sono pervenute un totale di 291 osservazioni di cui gli uffici ne hanno accolte 19, parzialmente accolte 39, e 233 non accoglibili.

Ad arricchire il documento, ci sono dieci Masterplan guida, ovvero livelli superiori di pianificazione in cui sono definite indicazioni e principi che dovranno essere recepiti in fase di progettazione. Veri e propri telai che saranno la base dei futuri interventi, in particolare per quelli più complessi o per le aree dove c’è maggiore necessità.
In questo modo si rende omogenea per servizi e infrastrutture la zona interessata.

Tra le caratteristiche principali della Variante 29, c’è infatti una visione completamente nuova di trasformazione urbanistica, che si basa sul coordinamento tra i vari interventi. Non ci sono progetti a spot senza un disegno omogeneo dell’area circostante.
La Variante 29 disegna infatti il territorio in base alle diverse caratteristiche e necessità, alla ricerca di un’armonia dei vari contesti e di coerenza rispetto all’intero tessuto urbano.
Per gli stessi Masterplan, sono state esaminate e valutate diverse componenti tra cui la viabilità, la presenza di piste ciclabili e ciclopedonali, il verde, i servizi ai cittadini. Meno commerciale, più servizi e residenziale.

Gli interventi che partiranno nei prossimi mesi porteranno maggiori servizi su tutto il territorio, da quelli sportivi a quelli per la persona. Aumenta l’offerta di residenziale di qualità, trovano spazio nuove forme di abitare come le senior housing e gli studentati ma anche il co-working in risposta alla pandemia.
Tutti progetti che miglioreranno notevolmente la qualità della vita dei quartieri.

Davvero irrisoria l’incidenza delle proposte legate al commerciale, che rappresentano solo il 15 per cento del totale.
A dare annuncio in sala Arazzi il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala.

Ci siamo – ha detto il sindaco Sboarina -. La nuova visione della città è talmente importante per il nostro futuro che abbiamo schiacciato sull’acceleratore per arrivare all’approvazione in tempi brevissimi. Con la Variante 29 si disegna il volto di Verona dei prossimi decenni, e lo facciamo attraverso interventi edilizi senza consumo di nuovo suolo, ma recuperando gli spazi degradati che i nostri cittadini vedono abbandonati da tempo. In questo modo parte la concreta riqualificazione di interi quartieri in cui sono inseriti. Saranno interventi urbanistici mirati e coordinati dall’Amministrazione per garantire buona qualità della vita ai cittadini. Le dimostrazioni di interesse da parte anche di privati, certificano quanto questo strumento innovativo fosse atteso da migliaia di veronesi, non solo da chi richiede l’intervento, ma anche soprattutto da coloro che vogliono vedere recuperati spazi vicino casa loro. Per questo mi aspetto che anche in Consiglio Comunale si arrivi al più presto all’approvazione di questa Variante per non ostacolare lo sviluppo della città. Viceversa, se qualche partito deciderà di strumentalizzarla, si prenderà la responsabilità politica e dovrà spiegare ai veronesi perché si è messo di traverso allo strumento urbanistico che aumenta la qualità della vita di molti quartieri. Cinque anni fa avevo sottolineato criticamente l’utilizzo di opere compensative, come ad esempio calare in un quartiere un grande supermercato in cambio di una sola rotonda. Questo significa non avere la visione d’insieme della città, che invece è elemento fondamentale della Variante 29”.

Abbiamo inaugurato una stagione diversa dell’urbanistica – ha sottolineato l’assessore Segala -. Infatti, se questo iter verrà seguito anche nei prossimi anni, si potrà intervenire con velocità diversa. A marzo 2021 avevamo dato il termine per presentare le osservazioni e già a luglio siamo andati in adozione in Consiglio. Dopo il periodo della VAS, di cinque mesi, ora siamo pronti a tornare in Consiglio per l’approvazione. Alcuni non hanno creduto alla possibilità di un iter urbanistico finalmente veloce, come ad esempio i proprietari dell’ex Cardi, che invece preferiscono una variante specifica. Gli interventi miglioreranno il tessuto di alcune zone, come ad esempio Cava Speziala a San Massimo, dove non si farà la discarica prevista. Grandi trasformazioni riguarderanno, ad esempio, Verona Sud, così come anche l’area dell’ex sede della Croce Rossa in Borgo Venezia”.

 
 

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