Luca Toni: “Volevo restare all’Hellas, ferito dalle parole di Fusco”

 
 

Luca Toni ha salutato l’Hellas e Verona con una conferenza stampa.

Ecco le sue principali dichiarazioni:

“Ringrazio tutti per essere qui a questa conferenza in cui spiegheró i motivi di questa decisione.

Mi sembrava giusto farla nel cuore di Verona. Non dimenticherò mai questi anni passati insieme e voglio ringraziare tutti quanti.

Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con persone che amano veramente l’Hellas, anche da dietro la scrivania è stata un’esperienza bellissima.

Ringrazio soprattutto i tifosi, ho vissuto una seconda giovinezza, quando sono arrivato mi sono rimboccato le maniche per cercare di fare qualcosa di importante per questa città, l’ho vissuta bene io e anche la mia famiglia.

Quell’ultima partita giocata al Bentegodi è stata incredibile, quello striscione che è stato esposto dai tifosi è stato importantissimo, mi sono sentito in debito verso la città, dico queste cose con il cuore.

Fu la società a propormi di entrare come dirigente, dopo la retrocessione ero molto amareggiato, vedevo la gente che mi ringraziava anche dopo un risultato negativo, così parlai con il presidente e firmai un contratto di un anno a cifre minori per dare una mano all’Hellas a ripartire e tornare in serie A.

Quest’anno ho fatto un po’ di tutto, è stato un anno di crescita in cui ho dato una mano al Verona risalire, iniziando questa nuova carriera.

Non volevo prendere il posto di nessuno, a livello dirigenziale mi piacerebbe fare qualcosa di importante. Quest’anno all’Hellas ero vicino al presidente, ho dato dei consigli ma non ho mai voluto prendere una decisione.

Ho parlato con Setti per cercare di definire il mio ruolo e c’era l’intenzione di continuare, poi ho parlato con Fusco e mi ha detto in maniera decisa che sarebbe stato lui a decidere tutto, ci sono rimasto abbastanza male.

Con Setti ho un grandissimo rapporto e capisco che abbia scelto di dare in mano la gestione all’attuale direttore sportivo, credo che in una società come il Verona la condivisione delle idee sia importante e volevo essere un valore aggiunto e crescere assieme all’Hellas, questo non è stato possibile e mi dispiace.

C’era già un contratto pronto per il prossimo anno, però alla luce di questa situazione non si poteva proseguire perché io voglio crescere e migliorare sempre a livello professionale.

Il mio approccio alla nuova carriera è stato molto umile, non mi sono mai permesso di prendere decisioni, ho provato a dare dei consigli per far crescere l’Hellas e crescere personalmente, se non posso fare questo e la condivisione viene meno non ci sono le condizioni per rimanere.

Con la città e i tifosi è nata una stima reciproca grandissima, la porterò con me sempre, magari questo sarà un arrivederci.

Sarei rimasto se avessi avuto la possibilità di dare una mano concreta all’Hellas”.

 
 
Federico Messini
Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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