La lotteria degli scontrini, che Confcommercio aveva chiesto di prorogare al 2022, nasce zoppa per tre motivi: sono poche le attività pronte; il momento è sbagliato perché i consumi sono in crisi; non c’è l’interesse delle persone verso questa iniziativa, al via lunedì.
C’è un aspetto tecnico non secondario, legato all’istallazione degli strumenti necessari per adeguare i registratori di cassa, aggiunge Confcommercio Verona: le attività che devono mettersi a regime in Italia sono più di un milione e le società che devono fornire gli strumenti (lettore e chip) avranno difficolta a istallarle in tempi rapidi. Inoltre non va dimenticato il costo per l’adeguamento dei registratori, tra i 200 e 300 euro, a carico delle imprese
L’operazione, per risultare efficace, deve suscitare l’interesse del cliente: interesse che al momento non si percepisce. E poiché si tratta di un’operazione di Stato andrà pubblicizzata, con costi significativi: spendere soldi pubblici per un’iniziativa che non ha successo, o parte nel momento sbagliato – commenta Confcommercio Verona – è un errore ingiustificabile
Per Confcommercio Verona “la lotteria dovrebbe partire una volta finita l’emergenza, quando si sarà tornati a pieno regime: la proroga è necessaria per problemi tecnici oggettivi ma anche per non sprecare risorse pubbliche, facendo partire un’iniziativa debole e zoppa”.