L’ostetrica nel percorso della gravidanza a basso rischio

 
 

Mercoledì scorso presso la sala convegni del Centro Marani è stato presentato a tutte le figure professionali collegate al percorso nascita, ai/alle giovani della Scuola di Specialità in Ginecologia e Ostetricia e del Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università degli Studi di Verona, il progetto pilota “Gravidanza a basso rischio ostetrico – BRO.

“E’ un momento importante per comprendere quanto l’efficacia del lavoro svolto nella nostra Regione ha contribuito a riconoscere e salvaguardare la fisiologia del percorso nascita da parte dei Medici tramite l’integrazione della figura dell’ostetrica” – afferma la dr.ssa Matilde Carlucci, Direttore Sanitario AOUI – “Percorso multidisciplinare non sempre facile, talora più complesso di quello di cura della stessa patologia ostetrica, ma che raggiunge, con la continuità assistenziale ospedale-territorio, uno straordinario obiettivo di salute per le gestanti e le famiglie veronesi”.

“In Italia negli ultimi anni – spiega il dr. Pietro Girardi, Direttore Generale AULSS 9 Scaligera – si è assistito ad una crescente medicalizzazione del Percorso Nascita secondo un modello assistenziale basato sulla Cultura del Rischio con al centro la figura del Medico e il concetto della Patologia a discapito sia delle competenze materne relative alla fisiologia della gravidanza e del parto, sia della professionalità della figura dell’ostetrica”.

“Questa espansione anche a Verona oltre che alle altre province del progetto BRO” – afferma la dr.ssa Elisa La Paglia, Assessore alle Politiche educative e scolastiche, Biblioteche, Edilizia scolastica, Salute e Servizi di prossimità del Comune di Verona – “è molto importante perché offre un servizio fondamentale per il nostro territorio e per tutte quelle donne che si avvicinano alla gravidanza e che sia il più rispettoso possibile della loro fisiologia”.

“Dalla letteratura internazionale (modelli assistenziali diffusi soprattutto nei paesi nordoccidentali) – conferma il prof. Massimo Franchi, Direttore Dipartimento Attività Integrata Materno-infantile – proviene l’indicazione consolidata alla gestione in autonomia della gravidanza e del parto a basso rischio da parte delle ostetriche. In termini di esiti materno-fetali si è ottenuto: un contenimento della medicalizzazione, un minor ricorso a taglio cesareo – episiotomia – parto strumentale, una maggior implementazione delle capacità genitoriali della coppia, una miglior soddisfazione da parte delle ostetriche nell’esercizio della propria professionalità e un miglior rapporto costo/efficacia in ambito di razionalizzazione delle risorse.”

“Un progetto – conclude il dr. Simone Tasso, Coordinatore Comitato Coordinamento Regionale – per portare i livelli della nostra sanità nazionale e regionale al pari delle migliori sanità europee per non dire mondiali. Infatti in molte realtà internazionali l’ostetrica gestisce da sola la gravidanza fisiologica ricorrendo all’aiuto dello specialista solo quando è necessario”.

 
 

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