La giunta comunale ha deliberato oggi l’approvazione delle linee di indirizzo sulla base delle quali verrà pubblicato l’avviso per la riqualificazione dello Stadio come struttura polivalente mediante lo strumento della finanza di progetto.
Come già annunciato dal sindaco Damiano Tommasi, l’impegno è quello di procedere con un progetto di rigenerazione del quartiere Stadio che preveda una nuova struttura moderna e multifunzionale, superando il concetto di stadio dedicato esclusivamente al calcio per consentire altresì lo svolgimento di svariate manifestazioni, sia di carattere sportivo (basket, volley, tennis, ecc…), sia di spettacolo (concerti, eventi istituzionali e manifestazioni sociali). Nello stesso tempo all’interno della struttura saranno da prevedere spazi di aggregazione ad uso socio-culturale e associativo a beneficio del quartiere circostante (sala civica, sala convegni, spazi di comunità, palestra, biblioteca, ecc…), oltreché uno spazio adibito a foresteria/studentato in particolare per atleti e atlete
La possibilità di garantire la realizzazione degli eventi a prescindere dalle condizioni meteorologiche, potrà rispondere, inoltre, all’esigenza di sollevare l’anfiteatro Arena dallo svolgimento massiccio di concerti e nello stesso tempo potrà garantire la possibilità di ospitare tour invernali di concerti o altro, che ad oggi non transitano dall’area del Nord-Est non esistendo una struttura adatta ad ospitarli.
Dal punto di vista della mobilità andrà studiato un sistema di accesso che limiti l’arrivo con auto privata esclusivamente dalla Tangenziale con utilizzo dei parcheggi già oggi presenti, limitando l’accesso dal lato città esclusivamente a pedoni, cicli e motocicli, anche in considerazione che lo stadio sarà raggiungibile con il nuovo sistema di trasporto pubblico di massa (filovia) e, aspetto non trascurabile, la posizione molto vicina alla Stazione dell’Alta Veloictà.
L’obiettivo deve essere quindi di creare un’infrastruttura unica in Italia, all’avanguardia a livello internazionale, che non si limiti all’orizzonte temporale del 2032, ma che si ponga come un’occasione di riqualificazione della struttura, tenendo in considerazione inoltre l’azzeramento dei costi gestionali per il Comune, con incremento di spazi aggregativi per il quartiere funzionali alla struttura sportiva (palestre, spazi ad uso civico.
“Inizia una sfida che vogliamo portare avanti nel migliore dei modi- afferma il sindaco Damiano Tommasi-. Con la revoca del precedente project si è chiuso un capitolo e ora se ne apre un altro, con la grande ambizione non solo di far parte delle città ospitanti dell’Europeo di calcio 2032, ma anche di dotare la città di un’infrastruttura moderna, al passo con i tempi, versatile, utilizzabile anche d’inverno, in grado di diventare punto di riferimento per l’Europa del Sud nel circuito di quegli eventi internazionali che oggi non si riesce ad ospitare a Verona e in Italia. Le linee guide saranno inserite nella manifestazione di interesse, che sarà pubblicata a breve, per la ricerca di proposte progettuali avanzate che, oltre alla riqualificazione dello stadio, dovranno anche prevedere soluzioni alle criticità del quartiere e andare nella direzione di una struttura polivalente legata non solo alle attività sportive, che da sole non sono in grado di sostenerne la gestione”.
Quanto ai tempi, il sindaco Tommasi ha ricordato quelli imposti dalla UEFA: “entro il 2026 dovremo essere pronti con il progetto esecutivo, avere gli investitori, i futuri gestori e dovrà essere terminata tutta la parte burocratica e amministrativa. Abbiamo una sola possibilità per essere scelti, quella di essere pronti quando sarà il momenti. Lavoriamo per questo obiettivo”.
Con le linee di indirizzo approvate oggi, vengono individuati gli obiettivi e le caratteristiche minime essenziali richieste per la riqualificazione dello Stadio e per la rigenerazione del quartiere. Viene inoltre delineato l’iter procedurale da seguire per l’individuazione del concessionario:
La nuova struttura dovrà prevedere la realizzazione di uno Stadio di categoria UEFA 4, rispondente alle linee Guida UEFA garantendo il rispetto dei parametri UEFA per la disputa di partite dei Campionati Europei 2032, e avere una capienza che si attesti tra i 30.001 e i 41.000 spettatori.
L’ impianto polifunzionale dovrà essere in grado di ospitare, oltre alle partite di calcio, eventi culturali e sportivi in qualsiasi periodo dell’anno, con possibilità di chiusura della parte sommitale e con soluzioni tecniche adeguate per quanto riguarda la salvaguardia del campo da gioco.
Nella nuova struttura potranno essere previsti eventuali spazi commerciali oltrechè di somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente all’interno dell’impianto e riservati solo ai fruitori degli eventi in corso; l’area esterna perimetrale dell’area di gioco, sfruttando i volumi del sottotribuna o altri annessi dell’impianto, dovrà essere dedicata a spazi di pubblico interesse, quali ad esempio studentato per atleti e atlete, centro medico, attività al servizio del quartiere.
In linea con le linee guida UEFA, lo stadio dovrà prevedere misure di sostenibilità tendenti alla riduzione della Carbon footprint prevedendo misure di sostenibilità e di riduzione del consumo energetico passive ed attive, garantendo anche il massimo livello di isolamento luminoso ed acustico al fine di creare il minor disagio possibile alla cittadinanza.
L’intervento di riqualificazione dello stadio Bentegodi, oltre a garantire gli spazi di aggregazione precedentemente citati, dovrà essere corredato da uno studio generale finalizzato ad individuare le opere e le soluzione tecniche e amministrative finalizzate a migliorare la mobilità, la viabilità e, in generale, la vivibilità generale di tutto il Quartiere, con particolare attenzione alla riqualificazione secondo i criteri della transizione ecologica degli spazi pubblici, anche attraverso forme di confronto con la cittadinanza, diventando l’occasione per la riqualificazione complessiva e la rigenerazione del Quartiere stesso. L’intervento sullo stadio Bentegodi dovrà essere l’occasione per una riorganizzazione generale di questa parte della Città, anche ripensando la Spianà quale parco urbano a servizio del Quartiere e della città tutta.
Nell’ambito della riqualificazione del quartiere, la proposta dovrà prevedere una razionalizzazione degli spazi del mercato settimanale, che si svolge attualmente nelle limitrofe aree pubbliche, valutando anche la possibilità di uno spostamento dello stesso all’interno della struttura.
La riorganizzazione potrebbe prendere avvio da uno studio di connessione tra le parti, al fine di “ricucire” la cesura costituita dalla T4-T9; ad ipotetici interventi di carattere più strutturale, potranno affiancarsi interventi di razionalizzazione delle attuali percorrenze e di creazione di un reticolo di mobilità dolce interno all’ambito verde che ne favorisca la permeabilità da parte del Quartiere. La riqualificazione potrebbe passare poi per operazioni di riordino delle attuali funzioni della Spianà in chiave naturalistica e di valorizzazione della biodiversità, accessibili da percorsi pubblici collettivi anche di collegamento delle strutture sportive già esistenti nell’area stessa creandone comunicazione in una sorta di grande parco ricreativo, che potranno insinuarsi all’interno di uno spazio naturale boscato.
Lo studio generale sul Quartiere dovrà essere parte integrante e sostanziale del progetto di riqualificazione dello stadio sviluppato attraverso ricerche approfondite e modelli di funzionalità degli itinerari di afflusso e deflusso dallo stadio, accompagnato da una revisione generale e da un potenziamento delle connessioni ciclopedonali, dei parcheggi e dei nodi del trasporto pubblico. Il progetto dovrà in particolar modo considerare la mobilità dolce (economico e sostenibile) che graviterà sul quartiere e del servizio del Trasporto Pubblico Locale.
La proposta dovrà prevedere, nell’ambito del complesso delle attività, anzitutto l’esecuzione dei lavori di riqualificazione dello Stadio e la relativa milestone temporale in modo da consentire che lo Stadio possa effettivamente ospitare le competizioni dei Campionati Europei di Calcio 2032 nel caso in cui Verona dovesse essere inclusa nella selezione finale delle città ospitanti e dovrà essere corredata da uno studio generale finalizzato ad individuare le opere e le soluzione tecniche e amministrative finalizzate a migliorare la mobilità, la viabilità e, in generale, la vivibilità di tutto il Quartiere;
L’investimento dovrà essere interamente sostenuto dal partner privato; tuttavia, nel caso in cui lo Stadio di Verona dovesse essere incluso tra gli impianti effettivamente destinati a ospitare le competizioni dei Campionati Europei 2032, potrebbe essere reso disponibile un eventuale contributo pubblico, anche in corso di rapporto contrattuale. L’eventuale successiva disponibilità di un contributo pubblico comporterà, al ricorrere di un’alterazione dell’equilibrio economico-finanziario come definita negli atti convenzionali, un riequilibrio economico finanziario del rapporto, nei termini che saranno regolamentati nella documentazione a base di gara;
Il proponente dovrà esplicitare modalità e condizioni che regolino l’utilizzo della struttura da parte delle Società Sportive Professionistiche Veronesi;
Essendo tuttora in essere una convenzione tra il Comune e AGSM S.p.A, sottoscritta in data 30/12/2009 per l’utilizzo da parte della società della copertura dello stadio per lo sfruttamento di un impianto fotovoltaico, la proposta dovrà tenere conto del rifacimento/spostamento dell’ impianto, nonché dei relativi oneri diretti ed indiretti;
Quanto ai tempi, il termine finale di presentazione delle proposte di finanza di progetto è fissato a 75 giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Previsti inoltre momenti di confronto pubblico con la cittadinanza.