Linee guida per gestire le acque meteoriche e prevenire allagamenti

 
 

Fornire a professionisti e Amministrazioni pubbliche linee guida e indicazioni per un corretto approccio alla valutazione, gestione e progettazione di sistemi di reti di drenaggio delle acque meteoriche nei centri abitati, troppo spesso in preda di allagamenti e gravi disagi da maltempo. È questo l’obiettivo del documento predisposto dalla Commissione idraulica dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia nell’ambito della Convenzione stipulata con il Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese e Acque Veronesi nel 2021. Il vademecum è stato presentato oggi nella sede dell’Ordine in Via Santa Teresa 12 a Verona.

Il documento di 25 pagine fornisce specifiche tecniche per prevenire disagi e danni causati da episodi di maltempo, con piogge sempre più intense e prolungate, spesso associate ad alluvioni dovute ai cambiamenti climatici, considerando che le attuali reti fognarie presenti anche nell’abitato di Verona sono state costruite negli anni tra il 1950-60 quando gli eventi meteorici erano meno intensi. Include una serie di indicazioni e attività da seguire, anche in ordine temporale, per l’analisi della rete di drenaggio e delle sue componenti, nonché di tutti gli elementi e manufatti che influenzano il funzionamento idraulico della rete. La guida rappresenta una base di riferimento per avviare verifiche approfondite sul campo, come ispezioni, campagne di indagine strumentale (ad es. rilievi topografici, videoispezioni, utilizzo di traccianti, georadar, idrogrammi recenti, ecc.), al fine di definire con precisione ogni componente e caratteristica della rete. Tra le attività più importanti, è inclusa la simulazione di eventi meteorologici e l’analisi della risposta della rete di drenaggio. L’obiettivo finale è individuare eventuali punti critici o aree migliorabili per ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema di drenaggio.

Il documento propone che i risultati degli studi condotti dai professionisti, insieme agli orientamenti futuri per la progettazione, possano essere considerati nei Piani Comunali e Territoriali. Questi risultati potranno anche fornire indicazioni per le nuove urbanizzazioni e lottizzazioni.

È stato un lavoro a più mani», spiega la referente per la Commissione Idraulica dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia Anna Rossi che aggiunge «Iniziato in virtù di una Convenzione siglata dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Verona nel 2021 con Acque Veronesi e il Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese, il Vademecum è stato parzialmente redatto dalla Commissione idraulica dell’Ordine di allora ed è stato terminato da quella attuale nel giro di un anno e mezzo. Il documento vuole fornire linee guida per un approccio corretto e un metodo per valutare e progettare reti in grado di evitare, nei centri urbani, allagamenti e disagi causate da piogge sempre più persistenti. Riteniamo importante anche indicare chi devono essere i professionisti per fare tali tipologie di lavori con esperienza nella progettazione di opere idrauliche specifiche».

«È evidente che su queste tematiche servono interventi strutturali e duraturi nel tempo, a cominciare da uno specifico piano di mitigazione ambientale. I lavori che partiranno a breve in via XX Settembre per riqualificare la rete fognaria e quella idrica va proprio in questa direzione», afferma l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari.

Il presidente del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese Bruno Fanton sottolinea: «Una delle serie problematiche con cui ci dovremo confrontare in un imminente futuro è quella delle improvvise e copiosissime piogge. L’ovvia conseguenza in assenza di adeguati sistemi di drenaggio e allontanamento rapido delle acque, è quella degli allagamenti che talvolta assumono aspetti devastanti. Ne usciamo solamente unendo le forze, coordinandoci tra tutti gli attori istituzionali, intellettuali ed imprenditoriali. Esprimo pertanto soddisfazione e ringraziamento ai partner organizzativi per l’importante convegno di oggi, nella certezza che della sicura efficacia alla risoluzione di quanto detto».

«Acque Veronesi aveva manifestato l’interesse e l’opportunità di coinvolgere l’Ordine degli Ingegneri di Verona per un suo supporto per lo sviluppo e l’approfondimento  di  nuovi studi sui sistemi di drenaggio e per la realizzazione di nuove linee guida finalizzate a risolvere criticità relative al sistema di smaltimento delle acque meteoriche – sottolinea Roberto Mantovanelli, presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato in 77 Comuni della provincia veronese – Criticità che purtroppo si sono manifestate con sempre maggiore frequenza negli ultimi anni nel corso degli eventi meteorici particolarmente importanti avvenuti nella città di Verona e in provincia. Una partnership importante che consentirà, grazie all’esperienza e alla professionalità nel campo dell’ingegneria idraulica dell’Ordine, la realizzazione di studi e piani di intervento in grado di fornire spunti ed elementi migliorativi, anche in termini di economicità ed efficienza, per la gestione delle reti fognarie urbane di Verona e della sua provincia».

Nel corso del convegno si sono susseguiti interventi tecnici: l’Ing. Matteo Composta ha illustrato i sistemi di drenaggio urbano e i cambiamenti climatici; l’Ing. Elena Nucci ha presentato l’attività svolta dalla Commissione Idraulica e la redazione del documento; gli Ing. Marco Lora e Francesco Pavani hanno parlato dei principali contenuti del documento. Gli Ing. Denise Zoppi e Tommaso Ferrari hanno trattato il tema delle ricadute sul territorio. Sulla modifica della direttiva UE sulle acque reflue urbane, con focus sulle acque meteoriche è intervenuto l’Ing. Roberto Emilio Penazzi