Il dibattito sul filobus, a cantieri appena avviati e già fermati, può essere l’occasione per tornare finalmente sulla strada giusta. In politica non è mai troppo tardi.
Questo l’incipit della lettera aperta a firma Mao Valpiana di Europa Verde.
Al comitato “No al Filobus” – prosegue Valpiana – sarebbe interessante chiedere quale soluzione propone per il trasporto pubblico, oppure se gli va bene un città centrata sul trasporto privato automobilistico.
LA PROPOSTA
Noi Verdi proponiamo di subordinare il finanziamento pubblico all’aggiornamento del progetto filobus.
Pragmaticamente e realisticamente è possibile ri-progettare adottando, ad esempio, il sistema del “tram-bus”, un percorso con mezzi ibridi, elettrici e a metano, ed in sede propria, quindi con frequenza ed orari certi, con grande capacità di utenza oraria.
Sono infatti questi i due punti decisivi che rendono un sistema di trasporto pubblico di massa competitivo rispetto al traffico privato. In alcune città europee si sono scelti i tram-bus quale soluzione intermedia, più economica e flessibile. Sono mezzi adottati anche nella nostra città gemella di Nimes in Francia, e in circolazione da alcuni anni per le vie di Malmö in Svezia.
INQUINAMENTO
Verona è una delle città più inquinate d’Italia. L’anno scorso si sono superati per 114 giorni i limiti del Pm10. Siamo soffocati dallo smog e la salute collettiva è messa a serio rischio. Tra le principali fonti di emissioni nocive c’è il traffico automobilistico. Se a questo aggiungiamo che la migliore barriera all’inquinamento, rappresentata dal patrimonio arboreo della città, viene continuamente minacciata e aggredita con tagli indiscriminati, che riducono l’unico filtro capace di assorbire anidride carbonica e restituire ossigeno, capiamo che siamo in una situazione drammatica.
Purtroppo l’auto privata continua ad essere di gran lunga il mezzo più utilizzato dai veronesi per gli spostamenti. È evidente, dunque, che il tema del trasporto pubblico ecologico di massa è centrale e decisivo per il futuro. Su questo Verona è in un ritardo clamoroso.
Un sitema di trasporto pubblico efficiente, veloce, moderno, comodo, deve essere attrattivo e desiderabile, per rendere superato, scomodo, costoso, il trasporto privato.
Solo con questa visione – conclude Valpiana – anche Verona riuscirà a risolvere definitivamente il problema del traffico e dunque dell’inquinamento cittadino. Questo mezzo di trasporto è inoltre compatibile con la conservazione e valorizzazione della presenza di alberi in città, alleati preziosi per la salute e la bellezza di Verona.
Mao, non potevi pensarci prima? Adesso dai l’impressione che stai cavalcando l’onda.