Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Alessandra Corradi, presidente “Genitori Tosti In Tutti I Posti” ONLUS
Oggetto – Filobus a Verona: accessibilità ed impatto ambientale
Con la presente la sottoscritta, legale rappresentante dell’associazione Genitori Tosti In Tutti I posti onlus, chiede ai destinatari se è stata progettata e quindi prevista, l’accessibilità dell’opera denominata filobus – e, con accessibilità, intendo la possibilità di fruire del mezzo pubblico per chi ha qualsiasi tipo di disabilità, anche temporanea, non solo motoria, ovviamente. L’unico consigliere del nostro Comune a sollevare la questione, ancora nel 2018, è stata Marta Vanzetto.
Non è consentito, nel 2019, che un’opera, riguardante la mobilità pubblica, non sia accessibile. Non si è sentita alcuna voce proveniente per esempio dalla consulta comunale delle associazioni per la disabilità né da altri.
In seconda, ma non meno importante, battuta chiedo ai medesimi cui sopra, se sia stato fatto uno studio (basandosi su dati recenti, reali e seguendo il metodo scientifico e in osservanza delle vigenti leggi, anche nazionali) che dimostri:
– che l’opera in sé ha un basso impatto ambientale e, anzi, che dopo la sua realizzazione apporterebbe dei benefici notevoli in termini di miglioramento del clima, della riduzione dell’inquinamento e della relativa garanzia di tutela della salute dei cittadini.
Verona è una delle città più inquinate d’italia, con elevati livelli di inquinamento e il più basso rapporto verde urbano/abitanti/aree cementificate. Abbiamo il valente assessore Segala impegnata a congegnare un piano per l’abbattimento dell’inquinamento da polveri sottili, ma le sette domeniche senz’auto e la firma di un protocollo per i negozi del centro che tengano le porte chiuse non sono sufficienti.
Una persona ha bisogno di 14 chili di ossigeno per sopravvivere e un albero di grandezza media produce circa 4 chili e mezzo di ossigeno in un giorno; purtroppo, un litro di benzina che usiamo per la nostra auto, consuma ben 16 chili. (da ECOLOGIAE.COM)
La nostra Amministrazione continua a proporre nuove opere pubbliche in cui si tagliano alberi ( per il filobus sono previsti 400 espianti!) e di contro non si dice che ne verranno piantati di nuovi o che verranno create aree verdi – bisogna poi aspettare che l’albero cresca, per garantire lo stesso apporto di ossigeno.
In un volantino diffuso venerdì 5 luglio 2019 da AMT si legge, a proposito dei 21 alberi allo stadio, che:
“Questa previsione di taglio è stata ampiamente concordata con il comune e fa parte di un piano di rimozione delle alberature lungo il percorso della filovia che è stato inserito nel progetto esecutivo e che nasce dalle richieste specifiche fatte dal settore verde del Comune di Verona”.
Il Consiglio Comunale, invece, giovedì 4 luglio ha approvato all’unanimità una mozione che impegna a preservare gli alberi allo stadio – i consiglieri non sapevano dell’accordo Comune/AMT?
Vorremmo quindi, leggere il documento in cui, come è affermato dal volantino diffuso da AMT, è scritto che esiste un accordo tra Comune di Verona e AMT per il piano di taglio degli alberi.
Infine: l’inquinamento è causa di malattie a carico dell’apparato respiratorio. I più esposti sono i bambini, gli anziani, chi ha una patologia cronica: la cura della salute è un costo enorme, sia collettivo che privato.
Gli alberi ci aiutano a non ammalarci.
In attesa di cortese Vs replica ai quesiti e ringraziandoVi per l’attenzione, porgo distinti saluti.
Alessandra Corradi, presidente “Genitori Tosti In Tutti I Posti” ONLUS
www.genitoritosti.it via Fincato, 41/b – 37131 Verona
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