(ANSA) – MILANO, 17 GEN – L’annunciata acquisizione del 50% della veronese ATV da parte di Ferrovie Nord Milano (Fnm) per 21 milioni di euro “non risponde ad alcuna logica industriale, ma serve solo ad aumentare l’influenza politica del monopolista lombardo Fnm”.
Lo sostiene Dario Balotta di Legambiente Lombardia, secondo il quale in questo modo “si porge una stampella ai conti disastrati della Provincia di Verona, cui vengono in soccorso i colleghi leghisti della Lombardia”.
L’acquisizione è “un’altra conseguenza della miope politica dei trasporti che ha portato alla separazione della gestione della linea ferroviaria Verona-Brescia, già colpita dall’abolizione dei
treni interregionali, scelta che ha peggiorato i collegamenti tra Lombardia e Veneto, costringendo i pendolari all’interscambio proprio a Verona e a servirsi delle Frecce Rosse”. Inoltre “si investono 21 milioni di euro per acquisire il 50% dell’azienda automobilistica urbana di Verona, quando Trenord, partecipata da Fnm, gestisce intere aree geografiche della Lombardia in condizione penose”. Secondo Balotta “il fulcro di questa ‘allegra’ operazione sarebbe la società di autolinee autoservizi Fnm, una società che si è distinta per il perdurante stato di crisi, la chiusura dei molti bilanci in passivo e che ha vissuto di rendita con la sostituzione con autobus dei treni della casa madre”. “La pessima regolazione italiana – conclude – ha consentito che con il crescere delle dimensioni aziendali e del mercato in cui operano le aziende crescessero i costi di gestione, evidenziando diseconomie anziché economie di scala”.