“La Lega ha da subito segnalato le difficoltà che un’applicazione a tappeto del ‘Green Pass’ avrebbe potuto causare per alcuni settori. In primis l’autotrasporto, oggi in una situazione paradossale: gli autotrasportatori italiani hanno l’obbligo di possedere il Covid certificate, a differenza degli autotrasportatori stranieri per cui vigono disposizioni diverse a seconda delle attività svolte. Perché un obbligo deve valere soltanto per alcuni e non per tutti?”
Interrogativi e rilievi critici al centro dell’ultimo comunicato congiunto proveniente da Bruxelles; a porre l’attenzione sono gli europarlamentari della Lega Paolo Borchia, Marco Campomenosi e Massimo Casanova, tutti componenti della commissione Trasporti.
“Non dimentichiamo – prosegue la nota – che il mercato in cui gli autotrasportatori lavorano è lo stesso, e questa disparità di trattamento ha portato molte associazioni di categoria a lamentare il rischio di una distorsione della concorrenza a danno delle imprese italiane, che si vedono già sottrarre commesse in favore di imprese straniere.
Abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea su questa situazione, chiedendo anche quale sia il rapporto tra la normativa sui ‘corridoi verdi’ per l’autotrasporto merci e l’attuale obbligo di Green Pass”.