Le rotonde di corso Milano

 
 

In psicanalisi si definiscono i difetti della personalità quando gli equilibri personali atteggiano esagerazioni e pulsioni irrefrenabili che vengono vissuti anche e non solo positivamente dal soggetto. Percorrendo corso Milano a Verona in qualsiasi ora le pulsioni irrefrenabili degli automobilisti passano dal gesticolare affettuoso al monologo a finestrino aperto. Odi di marzo inneggianti la carità, l’altruismo e la misericordia. Il pedone di corso Milano vede per qualche istante trascorrere la sua vita tramite alcuni flash mentali che rivedono il primo bacio e la prima comunione, la prima vera delusione e lo sguardo dei genitori attraverso la finestra appannato della scuola materna, mentre sulle numerose e affettuose strisce pedonali affida la propria esistenza terrena. Davanti al supermercato il temerario bipede, con carrello pieno di ogni leccornia, sfida le odi dei condottieri dai cavalli d’acciaio che nella giostra saracena bitumata tentano il colpo senza subirlo. Chi invece vuole girare attorno le rotonde dovrà guardarsi le spalle, i lati e il sedere dagli attacchi inediti di provetti gladiatori. Penso che dall’alto, da lassù, se qualcuno vedesse cotanta gioia annullerebbe ogni altra gara mondiale di cretinaggine.

Capitan Kappler

 
 

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