Le reazioni dei politici dopo le polemiche della partita Verona-Brescia

 
 

Dopo una domenica infuocata, in Stadio torna la calma, ma fuori dal campo non si placano le polemiche per i presunti cori razzisti ai danni di Mario Balotelli. Come risultato il giudice sportivo ha chiuso per una giornata il settore est e l’Hellas Verona ha interdetto dallo Stadio, fino al giugno 2030, Luca Castellini per alcune sue dichiarazioni. E anche a Palazzo Barbieri gli umori sono contrastanti.

Il consigliere comunale di Battiti, Andrea Bacciga spiega che «non ci sono stati dei cori, ma qualche persona isolata che ha urlato “uh”. La cosa che stupisce è come il calciatore Mario Balotelli sia riuscito a sentirli, dato che nemmeno i giornalisti a bordo campo li hanno sentiti».

Delle dichiarazioni di Luca Castellini dice: «Sicuramente ha usato un modo rozzo per esprimersi e le sue parole non erano da tifoso, ma da capo di un movimento politico. L’Hellas Verona avrà ricevuto pressioni, non solo mediatiche, optando per un suo allontanamento dallo stadio, anche se vorrei capire, dal punto di vista giuridico, la legittimità di questa decisione».

Il consigliere Bacciga ha inoltre illustrato la mozione che ha presentato in Comune contro chi diffama la città di Verona: «Troppo spesso Verona passa per una città bigotta, razzista e chiusa, ma i suoi cittadini e i turisti sanno che non è così ed è giusto punire chiunque diffami la sua immagine».

Dello stesso avviso anche il commissario provinciale della Lega e assessore al Commercio Nicolò Zavarise che dice: «È ora di dire basta a chi continua ad associare Verona e la sua gente al razzismo. Verona è una città con una tradizione forte, ricca di storia, arte e cultura: quella che sta venendo discriminata è la nostra città, con i suoi cittadini che vengono in ogni occasione tacciati ingiustamente di razzismo».

«La decisione di chiudere per una giornata il settore est è molto strana – dice Zavarise – quello è infatti lo spazio occupato da tante famiglie che vanno allo stadio». Sulla ‘questione Castellini’ interviene così: «Se qualcuno esprime delle opinioni personali che proprio per questo motivo sono opinabili, la responsabilità è e deve rimanere individuale».

Diversa la reazione del consigliere Michele Bertucco di Sinistra in Comune, che condanna fermamente il modo in cui l’amministrazione comunale ha gestito la vicenda, facendola diventare un ‘caso’: «L’unica cosa da fare era dissociarsi fermamente da quelle urla, di pochi, che non sono da considerare nemmeno tifosi, spero siano riconosciuti e allontanati per molto tempo dagli stadi».

«Invece di presentare una mozione per difendere Verona dalle diffamazioni – continua Bertucco – sarebbe più sensato presentarne una in cui si dichiara la città estranea ai fatti, sottolineando come il tifo e Verona siano due cose diverse».

«Ancora una volta l’amministrazione Sboarina non è stata in grado di gestire questa situazione che ci ha reso ridicoli a livello nazionale e non solo- dichiara il consigliere Federico Benini del PD».

«Quello che è successo allo stadio è un fatto molto grave, come lo sono le dichiarazioni di Luca Castellini, condannate dall’Hellas stessa che lo ha allontanato dai campi – spiega Benini-. Se si voterà davvero la mozione contro chi diffama Verona, per primi dovrebbero essere denunciati il sindaco Sboarina e lo stesso Bacciga per aver più volte messo in ridicolo la città, gestendo diversi eventi in modo discutibile».

 
 
Lucrezia Melissari
Classe '93, idealista per scelta, decido di laurearmi in Lettere e di seguito in Editoria e giornalismo all’Università di Verona. Adoro leggere e collezionare libri antichi che cerco in modo quasi maniacale nei mercatini di tutta Italia. La curiosità mi trascina sempre alla ricerca di storie da raccontare e al giornalismo affianco la passione per la fotografia convinta che le immagini possano descrivere con immediatezza la nostra realtà. Pratico judo da tanti anni nella speranza di diventare, se non invicibile, almeno più saggia.

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