Nell’ambito della rassegna “Famiglie a teatro”, sabato 5 gennaio alle ore 16.00 va in scena al teatro Nuovo la commedia in musica “Favole al telefono” tratta dall’omonimo, noto libro di Gianni Rodari (1920-’80), uscito nel 1962: storie poetiche e bizzarre, invenzioni di dolcissime strade di cioccolato, palazzi di gelato, tabelline paradossali, intrappolate nel vecchio telefono che Giovannino ha trovato in cantina e con cui la mamma ascoltava ogni sera la fiaba del nonno. Perdute nei suoi fili non riescono più ad uscire… ma con l’aiuto di quattro strambi artigiani di una bottega dove si aggiustano vecchi apparecchi, usciranno ricreando le atmosfere degli anni Sessanta, in primo luogo quelle musicali. Le musiche che accompagnano lo spettacolo, infatti, rievocano il garbo e la delicatezza del Quartetto Cetra, che con le sue canzoni scandì quei tempi di “miracolo economico”.
«La struttura drammaturgica di questa commedia in musica – spiega Valentino Corvino, autore delle musiche originali – mette in fila favole che creano tanti piccoli mondi divertenti e spesso surreali. Questo materiale mi ha dato lo spunto per comporre attingendo ai più diversi linguaggi musicali in un continuo esercizio di stile che fosse il più possibile funzionale al racconto. Ma, come avviene nei testi di Rodari, alla leggerezza di gran parte della narrazione musicale si alternano momenti legati ad un’espressione più intima, perché il fine ultimo di queste favole non è il puro intrattenimento ma l’educazione dei più giovani alla riflessione e all’utilizzo della fantasia».
Regia e adattamento sono di Raffaele Latagliata, drammaturgia di Pino Costalunga. Lo spettacolo è prodotto da Fondazione Aida e da Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con BSMT – Bernstein School of Musical Theatre. Le scenografie sono opera di Andrea Coppi, costumi di Antonia Munaretti, coreografie di Elisa Cipriani e Luca Condello.
Il cast – Cinque gli attori-cantanti in scena, con direzione musicale di Shawna Farrell: Massimo Finocchiaro (Giovannino), Andrea Rodi (Conte Cornetta), Giulia Ercolessi (Madame Phonè), Francesca Ciavaglia (Biancapagina) e Nicholas Rossi (Gettone). Saranno loro a far rivivere una decina delle celebri fiabe raccontate al telefono, una per sera alle 21, dal ragionier Bianchi (rappresentante farmaceutico di Varese sempre in giro per l’Italia) alla figlioletta che non riusciva a dormire. Storie che toccavano il cuore, al punto che le centraliniste interrompevano il loro lavoro per ascoltarle.
Ad Omegna, dove Rodari nacque, è stato creato il “Parco della fantasia” dedicato: varie strutture distribuite sul territorio, da un centro polifunzionale con ampie sale per accogliere e lavorare con gruppi numerosi alla ludoteca, che propone ampi spazi di giochi speciali, al forum, un centro museale e congressuale che si propone come polo per la ricerca, la didattica e la conservazione della produzione artigianale e industriale locale.
Come scriveva Gianni? Così!
Il punto interrogativo
C’era una volta un punto
interrogativo, un grande curiosone
con un solo ricciolone,
che faceva domande
a tutte le persone,
e se la risposta
non era quella giusta
sventolava il suo ricciolo
come una frusta.
Agli esami fu messo
in fondo a un problema
così complicato
che nessuno trovò il risultato.
Il poveretto, che
di cuore non era cattivo,
diventò per il rimorso
un punto esclamativo.