Barini contro tutti: “I parcheggi scambiatori si faranno. Basta chiacchiere a vanvera”
Il Filobus, opera che i veronesi attendono da decenni, troppo spesso illusi da proclami poi sfociati in mera propaganda, entra nel vivo.
Con una nota AMT chiarisce senza mezzi termini che la visione del progetto è ad ampio respiro, e comprende “il complesso di infrastrutture ed opere funzionali che miglioreranno viabilità, attueranno riqualificazioni dei compendi-depositi e contempleranno anche la realizzazione di parcheggi scambiatori”.
A confermarlo Francesco Barini, Presidente dell’Azienda di Via Torbido, secondo cui “tutto è pronto, definito e stabilito”, aggiungendo poi con risolutezza “che è terminato il tempo di girare e rigirare le carte o di chiacchierare a vanvera”.
Va dritto per la sua strada il vertice della municipalizzata, senza badare ai polveroni alzati dall’opposizione. Polemiche piccate, quelle di Michele Bertucco, che apostrofa il numero uno della Partecipata come “facilone e indolente“, e dal gruppo consiliare del Partito Democratico, secondo cui “i parcheggi scambiatori di cui parla Barini sono opere da paletta e secchiello, irrealizzabili senza soldi a bilancio“.
Di tutt’altro parere AMT, che nella nota continua significando “che i tanto invocati parcheggi scambiatori si faranno e saranno realizzati ex novo, con l’entrata in funzione della filovia, in totale autonomia e non subordinati ad interventi a carico di soggetti privati (opere compensative ndr)”.
Precisione infine anche nelle tempistiche “con i lavori che riprenderanno in autunno, e termineranno entro 1200 giorni“.
