Nella mattina di ieri, i Carabinieri di Lazise hanno tratto in arresto due donne di nazionalità bulgara, V.V. classe 1976, e S.I. classe 1987, entrambe con precedenti e senza fissa dimora, sorprese mentre tentavano di derubare una turista.
I Carabinieri, in considerazione del fatto che in quel giorno si sarebbe svolto il mercato settimanale in coincidenza della Festa della Repubblica e prevedendo, quindi, un notevole flusso di persone, intraprendevano un servizio in abiti civili al fine di scongiurare che malintenzionati potessero commettere furti, come i borseggi, che solitamente vengono perpetrati in occasioni simili.
Proprio durante l’esecuzione di tale servizio, i militari venivano informati da alcuni persone del luogo che tra le bancarelle delle mercato si aggiravano due donne dell’est molto interessate alle borse delle turiste. Ricevuta la loro descrizione, le stesse venivano rintracciate poco dopo sul lungolago Marconi e, da quel momento in poi, venivano tenute costantemente sottocchio dai militari al fine di accertare il vero motivo della loro presenza.
Le due donne, seguite a debita distanza, improvvisamente si fermavano nei pressi di una bancarella di vestiti fingendosi delle clienti. Ai Carabinieri, tuttavia, non sfuggiva come queste stessero comunicando tra di loro con sguardi e gesti che, pur mascherati da apparente banalità, non lasciavano dubbi sul fatto che di li a poco sarebbero entrate in azione.
Difatti, le due avevano adocchiato una turista intenta a guardare degli abiti che indossava una borsa a tracolla ma rivolta verso l’esterno della bancarella, cioè verso la strada. A questo punto, una delle due donne pedinate si avvicinava alla turista ricoprendo il ruolo del cd palo, mentre l’altra complice, sfruttando la moltitudine di persone che si era accalcata dinanzi alla bancarella, si poneva accanto alla vittima e le apriva la borsa tentando di rubarne il contenuto. A questo punto, i militari intervenivano bloccando le due donne.
Nella circostanza la vittima, ignara di quello che le stava per capitare, riscontrava che la sua borsa era stata effettivamente aperta dichiarando di essere sicura di averla chiusa poco prima, pertanto, si recava pressi gli Uffici della Caserma dei Carabinieri di Lazise dove sporgeva querela. Le due donne fermate, anch’esse condotte presso la Caserma di Lazise, venivano dichiarate in arresto e trattenute nelle camere di sicurezza della Compagnia dei Carabinieri di Peschiera del Garda, come disposto dal Pubblico Ministero di Turno alla Procura della Repubblica del Tribunale di Verona, che veniva informato dei fatti, in attesa della celebrazione del processo con rito direttissimo fissato per la mattinata odierna.
Convalidati gli arresti, l’udienza si concludeva con l’accoglimento della richiesta avanzata dal legale di fiducia dei “termini a difesa”, pertanto, il Giudice rinviava l’udienza al mese di luglio prossimo, rimettendo in libertà le due donne.