Lazio-Chievo 5-1, una sberla che fa male!

Fonte: A.C.ChievoVerona
 
 

Ritemprati dalla pausa post-natalizia della scorsa settimana, ritornano in campo i giocatori della Diga per un appuntamento importante, a Roma, contro una squadra ben strutturata che sta vivendo un ottimo momento, la Lazio. Il tecnico del ChievoVerona, Rolando Maran, chiede ai suoi di ripartire forte e di “mettere se stessi e le proprie caratteristiche a disposizione della squadra” per fronteggiare la compattezza degli avversari.

Partenza in sordina per entrambe le formazioni che non si sbilanciano fino al 14’ quando sull’appoggio di Marusic, Milinkovic-Savic scarica il destro sul primo palo dove Sorrentino, però, arriva prontamente e salva la porta. Pochi minuti ed è ancora la Lazio a rendersi pericolosa con due azioni degne di nota: al 19’ Marusic la schiaccia di testa dopo il cross perfetto di Lulic, palla che viene deviata in calcio d’angolo dall’estremo difensore; al 20’ Milinkovic-Savic serve Immobile che stacca di testa mettendo in difficoltà il portiere clivense che con i pugni evita il peggio. Il Chievo con un assetto difensivo compatto e ben organizzato risponde bene ai numerosi tentativi laziali finchè al 24’ un Marusic in forma smagliante sfoggia un doppio dribbling da capogiro servendo poi Luis Alberto che non spreca e segna il gol del vantaggio aiutato dalla deviazione di Bani. E’ 1-0. Tuttavia, un minuto dopo ecco il colpo di scena: lancio lunghissimo di Radovanovic per Pucciarelli che controlla bene e sfodera il destro in semirovesciata trafiggendo Strakosha. Buono l’atteggiamento offensivo dei gialloblù che non si sono persi d’animo ed hanno saputo recuperare subito il risultato. Milinkovic-Savic, però, non ci sta e dopo appena sette minuti, come un lampo, scarica un tiro potente dalla distanza che sorprende Sorrentino segnando il 2-1. I biancocelesti vogliono chiudere la partita e continuano ad insistere: prima con un destro insidioso di Felipe Anderson, parato con i piedi dal portiere della Diga, poi con Marusic che non trova di poco la porta. Gli ospiti sempre più schiacciati nella propria metà campo, al 45’ trovano uno spiraglio con Stepinski che, però, viene atterrato in area, l’arbitro non ha dubbi e fischia calcio di rigore. Tuttavia il direttore di gara vuole conferme da parte del Var che dopo qualche minuto di attesa smentisce lo stesso Abisso annullando la concessione del penalty.

Nella ripresa il Chievo parte determinato e cerca fin dai primi minuti di gestire la partita spingendo e creando più occasioni: al 48’ gran tiro a giro di Pucciarelli sventato dai buonissimi riflessi di Strakosha che mette in calcio d’angolo; al 53’ Stepinski, sfruttando un errore della difesa laziale, tenta il destro da posizione defilata, ma non inquadra lo specchio e spreca. Nonostante un leggero calo all’inizio del secondo tempo, i padroni di casa non si lasciano intimorire, tanto che al 68’, insaccano il terzo gol con un sinistro al volo di un Savic rapace su assist di Lucas Leiva. Verso la fine del match la stanchezza si fa sentire, soprattutto per i clivensi che non riescono più a far fronte alle giocate biancocelesti. Infatti, negli ultimi minuti arriva la débâcle: all’84’ la Lazio segna il poker con un tiro al limite dell’area di Bastos, dove Sorrentino non può nulla, spiazzato dalla deviazione di Tomovic; infine all’87’ la manita segnata grazie al destro dalla distanza sfoderato da Nani.

La Lazio conquista altri tre punti confermando il suo buon stato di forma e le sue individualità che continuano a crescere facendo la differenza. Prestazione fra alti e bassi per il Chievo che per due terzi della gara è stato all’altezza della situazione, per poi divenire addirittura irriconoscibile se posto a confronto della squadra che era qualche mese fa.

Angela Coppola

 
 

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