Un massimo di dieci detenuti, con una pena detentiva non superiore ai 3 anni, potranno effettueranno attività lavorativa non retribuita all’interno del Comune di Verona. E’ quanto è stato deciso oggi dalla Giunta, su proposta dell’assesore alle Politiche sociali Luisa Ceni, con l’adesione alla richiesta presentata dall’Ufficio Distrettuale di esecuzione Penale Esterna di Verona – UDEPE e dal Tribunale ordinario di Verona di disponibilità ad accogliere soggetti condannati a pena detentiva breve per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità.
“Siamo tra i primi Comuni che aderiscono a questa iniziativa – ha evidenziato l’assessora Luisa Ceni – che deriva da una richiesta specifica dell’UDEPE, in linea con la normativa nazionale prevista dalla legge Cartabia e riferita a persone che hanno una condizione di pena detentiva breve. Sul tema abbiamo effettuato anche un incontro in Tribunale e con UDEPRE. E’ un impegno volto ad aiutare queste persone nel loro percorso di reinserimento sociale che, in questo modo, possono anche avere la possibilità di ripagare concretamente la comunità con il proprio lavoro. I detenuti possono essere accolti in Comuni e enti pubblici che hanno già attive altre convenzioni di questa tipologia, come già avviene nel Comune di Verona che da anni permette lavori di pubblica utilità con una specifica convenzione in atto”.