Davanti al Teatro Romano e in via XX settembre si gioca d’anticipo. Con un intervento lampo, vengono asfaltati due punti nevralgici della viabilità cittadina, che non reggerebbero l’inverno. L’obiettivo, infatti, è quello di prevenire i danni ben peggiori che il gelo e la neve potrebbero causare sulle due strade già provate dal traffico. Ai cittadini si chiede di pazientare qualche giorno e di seguire percorsi alternativi.
Proprio per non intralciare la viabilità, l’asfaltatura in Regaste Redentore, dal semaforo di ponte Pietra al bivio con via Redentore, sarà notturna. E nel fine settimana, per evitare disagi al trasporto scolastico. I lavori inizieranno alle ore 19.30 di domani venerdì 16 novembre e si concluderanno entro le ore 5 di sabato mattina. Sul posto saranno presenti le pattuglie della Polizia municipale per agevolare la circolazione lungo le deviazioni, che riguarderanno anche gli autobus. La Ztl rimarrà aperta per consentire il passaggio in centro e quindi l’utilizzo di vie alternative. Anche i pannelli a messaggio variabile, dislocati in diversi punti della città, avviseranno con anticipo della chiusura.
Sono iniziati ieri, invece, i lavori di fresatura e asfaltatura della corsia preferenziale di via XX settembre. Un intervento definitivo che prevede la posa della guaina che garantisce una tenuta maggiore, proprio come fatto in via IV novembre, oltre ad uno spesso strato di manto stradale. Il cantiere, realizzato con Agsm, chiuderà domani, venerdì 16 novembre. Fino a quel momento rimarrà in vigore il senso unico alternato, per consentire il passaggio sia dei veicoli che dei mezzi pubblici.
“Entrambe le strade non reggerebbero le temperature e il maltempo dell’inverno – spiega l’assessore alle Strade Marco Padovani -, per questo abbiamo deciso di agire d’anticipo. L’obiettivo è quello di garantire la viabilità in due punti nevralgici della città, evitando inutili emergenze nei prossimi mesi e lavori dell’ultimo minuto che poi dovrebbero essere rifatti. Chiediamo ai veronesi di pazientare qualche giorno e, nel frattempo, di trovare percorsi alternativi”.