La nostra regione, dopo 21 mesi di pandemia e con 33 vittime, risulta essere tra le realtà nazionali con il rischio di morte per Covid19 tra i lavoratori più basso d’Italia.
Certamente la regione con il minor rischio di mortalità tra le regioni con il più alto numero di occupati. Infatti, rispetto ad un’incidenza media nazionale pari a 33,3 il Veneto fa registrare un indice di 15,6.
Ben lontano dai più preoccupanti valori di Lombardia (43,8) e Lazio (34,6).
“La descrizione puntuale e precisa dell’indice di incidenza della mortalità è per noi fondamentale – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – riteniamo rappresenti uno strumento prezioso di studio dell’emergenza; perché i numeri assoluti non forniscono un reale rischio di mortalità. Mentre l’incidenza è un dato che identifica in modo più concreto forme e contenuti della piaga delle morti bianche; poiché accanto al numero degli infortuni mortali, viene considerato il parametro fondamentale della popolazione lavorativa”.
I NUMERI DEI DECESSI
I decessi sul lavoro legati al contagio in Veneto sono 33 (non ci sono variazioni rispetto a fine agosto). Il Veneto si trova così all’ottavo posto nella graduatoria nazionale per numero di vittime. A Venezia il maggior numero di vittime con 10 decessi; seguita da Treviso e Padova (6), Vicenza (5), Verona (3), Rovigo (2) e Belluno (1).
I NUMERI DEGLI INFORTUNI
Le denunce di infortunio totali legate al contagio in Veneto, da gennaio 2020 a fine settembre 2021, sono 19.173.
Numeri che portano ancora il Veneto purtroppo sul podio nazionale per numero di denunce di infortunio sul lavoro legate al Covid-19, dopo Lombardia e Piemonte.
E rimane, purtroppo, un triste primato per l’universo femminile che lavora in Veneto. Perché le donne contagiate dal Covid da gennaio 2020 a fine settembre 2021 sono 14.172. Tra i settori maggiormente colpiti in Veneto, troviamo quello della Sanità e Assistenza Sociale (77,2 % degli infortuni).
Mentre per quanto riguarda le professioni, i più coinvolti si confermano essere i tecnici della salute (34,5%). Seguono: le professioni qualificate nei servizi socio sanitari e sociali (26,8%), le professioni legate ai servizi personali e assimilati (9,8%) e i medici (6,5%). A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 4.462. Seguono: Treviso (3.331), Venezia (3.275), Vicenza (3.255), Padova (3.033), Belluno (1.225), e Rovigo (592).