L’aumento delle nuove povertà incide gravemente sulle politiche sociali

 
 

La grave marginalità è un problema di ingenti dimensioni, che non riguarda solo l’ambito locale, ma tutto il territorio nazionale. L’aumento delle nuove povertà incide infatti gravemente sulle politiche sociali attive e sulla necessità di reperire da parte degli enti locali nuove risorse da investire. Sempre più cittadini, anche se con un reddito, non riescono a trovare un’abitazione e diventano soggetti fragili a cui il Comune è chiamato a dare assistenza.

Una condizione che definisce nuovi livelli di criticità sociale e che incide sui servizi messi in campo dall’Assessorato alle Politiche sociali sul fronte dell’accoglienza e delle attività per arginare le situazioni di marginalità estrema. Non è possibile affrontare il problema con solo politiche di allontanamento ma, in linea con le azioni messe in campo dal Comune, serve un’azione mirata che deve essere sostenuta anche dal governo centrale e da quello europeo (che oggi ha valutato la nomina di un nuovo commissario europeo incaricato di occuparsi del tema dell’abitare), con finanziamenti adeguati che possano consentire l’avvio di progetti destinati in primis alla risoluzione del dilagante problema dell’abitare.

Sul tema è intervenuta oggi l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni, che ha ricordato le diverse e nuove iniziative messe in campo dal Comune.

“Il punto di partenza che non va mai dimenticato è che stiamo parlando di persone – sottolinea l’assessora Luisa Ceni –, uomini e donne che come Politiche sociali siamo chiamati ad aiutare ed assistere. Abbiamo cambiato approccio sul problema introducendo azioni nuove. La soluzione non è facile, ma nascondere o spostare in altro luogo non è la risposta. E’ una questione complessa che richiede l’intervento di tutti, sia in ambito locale che, ancora di più, a livello nazionale ed europeo, attraverso azioni mirate che non corrispondono certo ai recenti tagli effettuati dal governo. Vi è un crescente fenomeno di nuove povertà che stiamo monitorando per dare risposte definitive concrete. Solo così, nel tempo, si può pensare di arginare questa situazione. Ci sono in strada persone che avrebbero le capacità per auto sostenersi, ma non trovano soluzioni abitative. Una situazione a cui non può rispondere solo il servizio pubblico. Serve una precisa collaborazione da parte dei privati, perché c’è tanto abitare sfitto. I luoghi di bivacco sono sempre gli stessi da anni, ma non le persone che vi sostano e le loro esigenze, che necessitano ogni giorno, in diverso modo, di aiuto sociale. Ripeto, è una realtà ampia e complessa, su cui è richiesto l’impegno e l’interessamento di tutte le parti politiche nei diversi livelli di governo, per reperire risorse per dare risposte adeguate. Ricordo che il Comune mette a disposizione tutto l’anno 128 posti per l’accoglienza notturna, fortemente ampliati nei mesi invernali”.     

Grazie alla collaborazione anche degli Enti del Terzo Settore viene data nell’arco dell’anno una risposta importante, che non si limita al ricovero notturno, ma si propone un accompagnamento di chi è più fragile.

Massimo l’impegno per ampliare il più possibile le disponibilità di posti letto destinati all’accoglienza, con la preziosa collaborazione di tutti i rappresentanti dei servizi istituzionali comunali, ULSS 9, agenzie del privato sociale e associazioni cittadine interessati dalle attività di assistenza in supporto al Comune. Una squadra che consente di concretizzare non solo un’importante disponibilità di posti letto ma anche attività essenziali di aiuto. In particolare interventi sulle fragilità psichiche e le problematiche connesse alle dipendenze, per le quali è accresciuta la collaborazione con i servizi sanitari.

L’impegno dell’Amministrazione, inoltre, va oltre l’attività quotidiana attraverso la recente istituzione del tavolo tecnico permanente su emergenza abitativa e disagio sociale, che rappresenta per la prima volta un momento di confronto con le associazioni attive sul territorio.

Novità 2023 

Attivato dall’autunno il Centro Servizi Camploy

Il Centro Servizi per il contrasto alla povertà è un servizio previsto dal Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nasce come dispositivo centralizzato ad implementazione della rete dei servizi locali e offre attività di presidio sociale e sanitario e di accompagnamento per persone che si trovano in condizioni di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora.

Le attività del Centro Servizi sono volte a facilitare alle persone che vi si rivolgono l’orientamento, l’accesso alla rete dei servizi e la presa in carico, fornendo al tempo stesso alcune   prestazioni essenziali, come ad esempio: ristorazione, distribuzione di beni di prima necessità, lavanderia, accoglienza notturna, screening e prima assistenza sanitaria, consulenza al lavoro e orientamento socio legale.

Dall’autunno 2024 il servizio sarà ulteriormente ampliato per divenire anche presidio sociale e sanitario in collaborazione con il servizio dipendenze dell’ASL9.

Dal 2023 il Pronto Intervento Sociale

Il Comune di Verona per ATS Ven 20 da giugno 2023 ha predisposto un servizio di Pronto Intervento Sociale che si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali.

Gli obiettivi e le azioni del PIS sono: garantire una pronta risposta telefonica continuativa alle Forze dell’Ordine in orario di chiusura dei servizi pubblici, 365 giorni l’anno; realizzare una prima lettura del bisogno e intervenire tempestivamente a tutela dei soggetti in emergenza sociale; individuare ed attuare le risposte di primo intervento più opportune per garantire nel minor tempo possibile la fuoriuscita del/dei soggetto/i dalla condizione di emergenza.

Servizi annuali per l’accoglienza. Assistenza ordinaria e straordinaria invernale 2023/2024

La città di Verona è fra le città venete, di pari dimensione, con il maggior numero di posti e servizi dedicati all’accoglienza. Un’attività strutturata che ha permesso di dare accoglienza durante l’inverno, più precisamente dal 27 novembre 2023 al 28 aprile 2024, a oltre 300 persone che vivono in estrema marginalità, versano in stato di povertà e senza dimora, con la messa a disposizione di un totale di 278 posti letto, di cui 128 posti ordinari disponibili tutto l’anno.

Si tratta nello specifico di 128 posti ordinari (disponibili tutto l’anno), a cui l’Amministrazione comunale e gli enti del terzo settore cittadino hanno aggiunto 82 posti letto (77 per uomini e 5 per donne), numero che è stato ulteriormente integrato di 17 posti maschili nel mese di gennaio, per fronteggiare il periodo più freddo della stagione.

Grazie all’iscrizione all’Albo degli operatori qualificati per la fornitura di servizi di accoglienza da parte di enti del privato sociale, quali Comunità dei Giovani, Il Samaritano, Milonga, Self Help, Maddalena di Canossa, durante l’inverno il Comune di Verona ha potuto contare su 51 posti residenziali in appartamenti di secondo livello, attraverso i quali sono stati effettuati percorsi di aiuto rivolti a persone adulte senza dimora in carico ai Servizi sociali territoriali. A supporto anche la struttura “Ca’ d’inverno” in via Corbella, zona Cadidavid, con 18 posti per soggetti vulnerabili.